- Piena legittimità dell'atto di convalida adottato dall'Amministrazione regionale nel rispetto dell'interesse pubblico. Questa, in estrema sintesi, la conclusione del Giudice d'appello amministrativo nella sentenza pubblicata quest'oggi relativa alla impugnazione della sentenza n. 599/2014 con la quale il TAR Sardegna aveva dichiarato la carenza di motivazione del provvedimento di convalida adottato dalla Regione su atti autorizzativi rilasciati dal Comune di Narbolia e concernenti la realizzazione di un impianto serricolo con coperture fotovoltaiche destinato a colture protette.
Come già anticipato dalla Regione nell'ottobre del 2014, il ricorso è stato proposto non solo per affermare la correttezza degli atti amministrativi che si sono succeduti conformemente alla normativa nazionale e regionale, ma anche per evitare l'eventuale ingente esborso che la Società Enervitabio Santa Reparata Società Agricola S.r.l. avrebbe potuto pretendere a titolo di risarcimento dei danni da parte della Regione.
Il Consiglio di Stato ha acclarato che la motivazione dei provvedimenti di convalida regionale è stata non solo sufficiente, ma anche del tutto esauriente. Sono da ritenersi dunque valide le deliberazioni del Comune di Narbolia basate sulle procedure del SUAP e sulle Conferenze dei Servizi convalidate dalla Regione, negli anni passati, secondo la normativa vigente. Lo stesso giudicante ha tenuto a precisare che "la scrupolosa istruttoria che ha preceduto il rilascio dell'autorizzazione unica, espletata a mezzo di Conferenza dei Servizi, non ha evidenziato effettivi o potenziali danni ambientali collegati all'intervento proposto da Enervitabio".
"Oggi il Consiglio di Stato ribadisce le nostre ragioni nell’affermare la legittimità di pregressi atti regionali, validi e conformi alla norma - dichiara l'assessore regionale dell'Agricoltura Elisabetta Falchi -. Detto questo, riaffermo la posizione già espressa nel 2014 rispetto a un investimento voluto esclusivamente da chi ci ha preceduto: nelle campagne la produzione di energia da fotovoltaico deve essere finalizzata esclusivamente a sostenere le attività agropastorali e all'abbattimento dei costi per le aziende. Anche il Piano energetico e ambientale regionale ha fatto una scelta che va esattamente in questo senso, affermando il principio dell'autoconsumo, e limitando il rischio di incorrere in eventuali speculazioni".
L’iter del progetto della s.r.l. Enervitabio Santa Reparata Società Agricola è cominciato il 4 novembre 2008 con la richiesta di autorizzazione unica al Suap del Comune di Narbolia. Nel 2012 Adiconsum Sardegna aveva presentato ricorso al Tar che si era espresso il 9 aprile 2014.
Il Consiglio di Stato ha acclarato che la motivazione dei provvedimenti di convalida regionale è stata non solo sufficiente, ma anche del tutto esauriente. Sono da ritenersi dunque valide le deliberazioni del Comune di Narbolia basate sulle procedure del SUAP e sulle Conferenze dei Servizi convalidate dalla Regione, negli anni passati, secondo la normativa vigente. Lo stesso giudicante ha tenuto a precisare che "la scrupolosa istruttoria che ha preceduto il rilascio dell'autorizzazione unica, espletata a mezzo di Conferenza dei Servizi, non ha evidenziato effettivi o potenziali danni ambientali collegati all'intervento proposto da Enervitabio".
"Oggi il Consiglio di Stato ribadisce le nostre ragioni nell’affermare la legittimità di pregressi atti regionali, validi e conformi alla norma - dichiara l'assessore regionale dell'Agricoltura Elisabetta Falchi -. Detto questo, riaffermo la posizione già espressa nel 2014 rispetto a un investimento voluto esclusivamente da chi ci ha preceduto: nelle campagne la produzione di energia da fotovoltaico deve essere finalizzata esclusivamente a sostenere le attività agropastorali e all'abbattimento dei costi per le aziende. Anche il Piano energetico e ambientale regionale ha fatto una scelta che va esattamente in questo senso, affermando il principio dell'autoconsumo, e limitando il rischio di incorrere in eventuali speculazioni".
L’iter del progetto della s.r.l. Enervitabio Santa Reparata Società Agricola è cominciato il 4 novembre 2008 con la richiesta di autorizzazione unica al Suap del Comune di Narbolia. Nel 2012 Adiconsum Sardegna aveva presentato ricorso al Tar che si era espresso il 9 aprile 2014.