Il consiglio
comunale all’unanimita’ dei presenti considerata l’urgenza ha deliberato,
sottoscrivendo una mozione di rivendicare verso il consiglio regionale della
Sardegna un trattamento pari e che sono in corso di
approvazione per le sedi di Alghero, Bosa, Lanusei, Ozieri e Tempio. I motivi
sono chiari una volta che sono in corso
i lavori del consiglio regionale della Sardegna
per la approvazione della riforma sanitaria.Giunge notizia che, a
seguito di integrazioni ed emendamenti vari, la riforma prevederebbe un
trattamento particolare per le sedi ospedaliere di : Alghero, Bosa, Lanusei,
Ozieri, Tempio. Mentre invece per La
Maddalena – essendo sede disagiata ed insulare – non ha tutti i diritti per
ricevere un trattamento almeno pari a quello riservato alle predette
città.Infatti è fuor di dubbio
considerabile come vera e propria disparità di trattamento, il non prevedere
che la sede ospedaliera di La Maddalena goda degli stessi diritti e degli
stessi servizi riservati alle predette sedi, peraltro non tutte disagiata.Anche
perché i servizi di cui la riforma garantirebbe il mantenimento a La Maddalena,
fanno già parte della dotazione del presidio Maddalenino e che, quindi, nessuna
nuova previsione aggiuntiva è alla stessa riservata.Come dire che
dalla riforma in corso di approvazione La Maddalena non otterrebbe alcun
vantaggio concreto, ma solo un decremento notevole dei servizi offerti quando
non una vera e propria
soppressione.Questo è
inaccettabile, oltreché incomprensibile, che, oltre ai servizi in parola, la sorte
del punto nascita di La Maddalena sia rimessa ad una eventuale “deroga” da
presentarsi in via ministeriale, quando la stessa non è invece prevista per la
sede delle città menzionate.La mozione termina affermando che tale modo di
procedere evidenzia una totale iniquità nel
considerare il presidio ospedaliero di La Maddalena non meritevole dello
stesso trattamento.La mozione parla anche
anche perchè La Maddalena, oltre ad un considerevole numero di abitanti
residenti, nel lungo periodo estivo incrementa notevolmente la popolazione,
avendo quindi anche diritto ad un sensibile
potenziamento dell’attuale assetto dei servizi.Ed infine insiste per far
comprendere a chi magari non vuol intendere
che nessuno dei paesi a cui è stato riservato il trattamento
privilegiato e di cui sopra, può essere considerato “isola minore” (e sede di
un arcipelago di isole, parte delle quali pur abitate, ed altra parte molto
frequentata), degna pertanto di un trattamento preciso, puntuale ed
effettivamente commisurato alle gravi esigenze di assistenza sanitaria; che nessuna delle altre città necessita,
per gli spostamenti, di un traghetto; che la tratta marittima si somma ad
una viabilità stradale estremamente
disagevole per giungere al primo ospedale.