Questa mattina, 30 ottobre, gli uomini
della Capitaneria di Porto – Guardia
Costiera di Olbia hanno individuato e sanzionato un pescatore abusivo di ricci di mare -a Porto San Paolo, all’interno
dell’Area Marina Protetta di Tavolara –
Capo Coda Cavallo.
La segnalazione è pervenuta
direttamente dal Presidente dell’Area Marina Protetta ed immediatamente il
Direttore marittimo, Capitano di Vascello Maurizio TROGU, ha disposto l’uscita via mare della Motovedetta CP2216 e via terra di una pattuglia
specializzata.
Il personale, appena giunto in zona,
grazie alla collaborazione del Corpo
forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, ha localizzato
il pescatore ancora in acqua intento al recupero delle ceste con i ricci appena
pescati, accertando e contestando una serie di violazioni.
La persona, infatti, stava pescando
senza la prevista autorizzazione dell’Area Marina Protetta, ma soprattutto in
tempi vietati, atteso che la pesca al
riccio di mare non è stata ancora aperta.
Tale controllo ha permesso di
scongiurare un danno ambientale
poiché le colonie di echinodermi sono in grande sofferenza in tutti gli areali del
Mar di Sardegna ed è un elemento che, per la salvaguardia dell’ambiente e per
la sostenibilità futura della filiera, non può essere trascurato.
Si è proceduto pertanto a sequestrare circa
500 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus
lividus) per violazione della relativa disciplina di cui al Decreto
Regionale, al Regolamento dell’A.M.P., nonché al D.Lgs n°04/2012 in materia di
pesca, perciò, è stato elevato un verbale
amministrativo per l’ammontare complessivo di € 4.000.
Successivamente, è stata effettuata la
certificazione della specie ittica e la verifica di vitalità del pescato che è
stato restituito al proprio habitat mediante la reimmissione in mare
all’interno dell’ Area Marina Protetta.
L’attività posta in essere si inquadra
in una più ampia serie di controlli ambientali
e sulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della
Capitaneria di Porto di Olbia e proseguirà nelle prossime settimane per la tutela
della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta
applicazione della normativa in materia di pesca al fine di reprimere eventuali altre attività illecite.
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OLBIA 30/10/2017