giovedì 19 ottobre 2017
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il
consiglio comunale all’unanimita’ dei presenti considerata l’urgenza ha
deliberato, sottoscrivendo una mozione di rivendicare verso il consiglio
regionale della Sardegna un trattamento pari e coerente con le scelte che sono
in corso di approvazione per le sedi di Alghero, Bosa, Lanusei, Ozieri e
Tempio. I motivi sono chiari una volta che
sono in corso i lavori del consiglio regionale della Sardegna per la approvazione della riforma
sanitaria.Giunge notizia che, a seguito di integrazioni ed emendamenti vari, la
riforma prevederebbe un trattamento particolare per le sedi ospedaliere di :
Alghero, Bosa, Lanusei, Ozieri, Tempio. Mentre invece per La Maddalena – essendo sede disagiata ed
insulare – non ha tutti i diritti per ricevere un trattamento almeno pari a
quello riservato alle predette città.Infatti
è fuor di dubbio considerabile come vera e propria disparità di
trattamento, il non prevedere che la sede ospedaliera di La Maddalena goda
degli stessi diritti e degli stessi servizi riservati alle predette sedi,
peraltro non tutte disagiata.Anche perché i servizi di cui la riforma
garantirebbe il mantenimento a La Maddalena, fanno già parte della dotazione
del presidio Maddalenino e che, quindi, nessuna nuova previsione aggiuntiva è
alla stessa riservata.Come dire che dalla riforma in corso di approvazione La
Maddalena non otterrebbe alcun vantaggio concreto, ma solo un decremento
notevole dei servizi offerti quando non una vera e propria soppressione.Questo è inaccettabile, oltreché incomprensibile,
che, oltre ai servizi in parola, la sorte del punto nascita di La Maddalena sia
rimessa ad una eventuale “deroga” da presentarsi in via ministeriale, quando la
stessa non è invece prevista per la sede delle città menzionate.La mozione
termina affermando che tale modo di procedere evidenzia una totale iniquità
nel considerare il presidio ospedaliero
di La Maddalena non meritevole dello stesso trattamento.La mozione parla
anche anche perchè La Maddalena, oltre
ad un considerevole numero di abitanti residenti, nel lungo periodo estivo
incrementa notevolmente la popolazione, avendo quindi anche diritto ad un
sensibile potenziamento dell’attuale
assetto dei servizi.Ed infine insiste per far comprendere a chi magari non vuol
intendere che nessuno dei paesi a cui è
stato riservato il trattamento privilegiato e di cui sopra, può essere
considerato “isola minore” (e sede di un arcipelago di isole, parte delle quali
pur abitate, ed altra parte molto frequentata), degna pertanto di un
trattamento preciso, puntuale ed effettivamente commisurato alle gravi esigenze
di assistenza sanitaria; che nessuna
delle altre città necessita, per gli spostamenti, di un traghetto; che la
tratta marittima si somma ad una
viabilità stradale estremamente disagevole per giungere al primo
ospedale