FLORINAS (SS): I
CARABINIERI INTERVENGONO PER UNA LITE IN FAMIGLIA E SCOPRONO UN DEPOSITO DI
DROGA.
Ieri
pomeriggio, una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Sassari è
stata inviata in agro di Florinas dopo che una chiamata al 112 aveva segnalato
una violenta lite in corso tra due allevatori.Giunti sul
posto, in base a una prima ricostruzione dei fatti, i militari operanti hanno
appurato che, poco prima, era scaturita una discussione tra due fratelli per
questioni legate ai confini dei rispettivi terreni e, nel corso di una
successiva colluttazione, la cosa era degenerata a tal punto che M.M., 50enne
originario di Fonni ma residente da tempo a Florinas, era stato aggredito a
colpi di roncola e bastoni da suo fratello M.S., 53enne e da una terza persona,
M.A.A., 23enne di origine rumena, che gli hanno cagionato un trauma cranico e
una frattura alla mano con prognosi di 30 giorni.Considerata
la dinamica dei fatti poco chiara e che i due fratelli sono entrambi gravati da
precedenti di polizia, i militari dell’Arma hanno così proceduto a effettuare
delle perquisizioni locali a carico degli interessati, al fine di verificare
che non vi fossero armi illecitamente
detenute che potevano magari portare a conseguenze ben più serie in occasione
dell’ennesima lite.Quando i
Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno rinvenuto all’interno dell’abitazione
di M.M. un bilancino di precisione (di quelli comunemente utilizzati per pesare
la droga) e hanno notato una porta ben chiusa a chiave (che secondo il
proprietario non era possibile aprire in quanto la chiave era stata smarrita),
hanno capito che evidentemente c’era qualcosa da nascondere.Dopo essere
riusciti ad accedere al locale, i militari hanno infatti rinvenuto oltre
quattro chili e mezzo di marijuana custodita in vari sacchi e barattoli, già
essiccata e pronta per essere smerciata all’ingrosso, nonché 28 cartucce per
fucile di vario calibro illegalmente detenute.
Sono così
immediatamente scattate le manette ai polsi per M.M., proprietario di
quell’abitazione, che è stato successivamente tradotto presso il carcere di
Bancali, dove dovrà restare a disposizione dell’A.G. per rispondere delle
accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione
abusiva di munizioni.Per suo
fratello M.S. e l’altro soggetto coinvolto nella vicenda, M.A.A., è invece
scattata l’accusa di lesioni personali aggravate in concorso e i due sono stati
deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria.