Credo sia
necessario dare alcune informazioni ai cittadini riguardo l’obbligo, per il
Comune, di introdurre la TASI, nonostante avessimo il desiderio e l’obiettivo
di evitare questo passaggio.Dovremo introdurre la Tasi esclusivamente perché lo
Stato ha caricato sulle spalle del nostro Comune un ulteriore taglio di 1
milione di euro.Il taglio è stato applicato sul cosiddetto Fondo di
Solidarietà. Tra l’8 di agosto e il 16 settembre abbiamo avuto prima la notizia
e poi la conferma che lo Stato ha considerato per La Maddalena un gettito Tasi
2014 di 827mila euro (ipotizzando l’aliquota base dell’1 per mille) e ha
ragionato come se avessimo già incassato questi soldi o stessimo per farlo. Per
cui hanno tagliato circa un milione di euro dal nostro bilancio rispetto alle
previsioni di inizio estate, quando si era deciso di non applicare la Tasi e
quando nessuno sarebbe stato in grado di prevedere questa situazione o di
evitarla. Di fronte a questi tagli da parte del Governo centrale, siamo stati
messi con le spalle al muro e costretti a recuperare circa un milione di euro,
necessari per chiudere un bilancio già ridotto all’osso e che non avrebbe
consentito ulteriori tagli se non ai servizi essenziali (servizi sociali,
scuole ecc.). Abbiamo evitato di ricorrere all’Addizionale Irpef, perché si
sarebbe scaricata esclusivamente sui dipendenti (pubblici e privati), sui
pensionati e comunque solo su quelli residenti a La Maddalena. Inoltre
l’eventuale aumento dell’addizionale IRPEF avrebbe inciso in maniera molto più
pesante: ad esempio, uno statale con reddito di 20.000 euro l’anno, sarebbe
passato dagli attuali 40 € a circa 120 €, raddoppiato nel caso di famiglia con
due redditi. Invece, nel caso di una abitazione che produca una rendita
catastale di 400 €, la somma da pagare sarà di 67€, di cui 60 € al proprietario
e 7 € per l’eventuale inquilino. Dunque abbiamo deciso di utilizzare proprio la
Tasi in modo tale che il peso sia distribuito più equamente.Contrariamente a
quanto affermato da alcuni membri dell’opposizione, sarebbe stato dunque del
tutto inutile convocare il Consiglio Comunale, visto che la scadenza del 10
settembre avrebbe avuto senso solo se avessimo optato per l’aliquota “zero”,
cosa che, come già spiegato, era diventata impossibile a causa dei soldi che lo
Stato ci ha tolto.Se qualche consigliere avesse qualche altra soluzione da
proporre per reperire le somme necessarie a coprire i tagli per garantire i
servizi, siamo pronti ad ascoltarlo a patto che si tratti di soluzioni
realistiche e praticabili.Dal prossimo anno, chi oggi demagogicamente accusa
l’Amministrazione di disastri economici e aumenti indiscriminati di tasse, si
troverà a dover fronteggiare le stesse problematiche e si renderà conto di
quanto sia difficile amministrare un paese in tempo di crisi e con poche
risorse a disposizione. Se poi è vero che non era necessario aumentare le
tasse, prendano tutti l’impegno, già da ora, di restituire ai cittadini i soldi
della Tasi senza toglierli da qualche altra parte.L’Assessore alle Finanze
Dr. Nicola
Gallinaro