– In Sardegna un giovane su cinque non studia e non lavora; la dispersione scolastica è pari al 25.8 per cento e, al primo trimestre 2014, risultavano iscritti ai servizi per il lavoro oltre 53 mila giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. “Sono numeri che non devono spaventarci ma, al contrario, indurci a uno sforzo collettivo per invertire la rotta”. Lo ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura intervenendo a Cagliari alla giornata inaugurale della conferenza internazionale “Learning Mobility for Youth, Education and Employment” organizzata dall’Europemobility Network, di cui l’Agenzia regionale per il lavoro è membro.
La Sardegna e “Garanzia Giovani”. “In un contesto di deboli prospettive economiche nel breve periodo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – la disoccupazione giovanile, in molti paesi d’Europa, ha raggiunto livelli senza precedenti. La Regione, con senso di responsabilità e con determinazione, sta mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per affrontare e risolvere il problema”. La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di “Una Garanzia per i Giovani” ha tracciato un percorso chiaro. “Su quelle premesse – ha detto l’assessore Mura – stiamo costruendo e implementando il modello Garanzia Giovani in Sardegna”. Entro la fine dell’anno, i primi iscritti al programma avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro mediante percorsi di studio, di formazione e di impiego. A oggi sono oltre 11 mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritti a “Garanzia Giovani”. Quasi la metà (poco più di 4.500) hanno già effettuato i colloqui di primo livello e, nei tempi previsti, verranno messi a disposizione i percorsi personalizzati.
Le altre iniziative della Regione. “Garanzia Giovani” non è tuttavia l’unica misura messa in campo dalla Regione. “Il Programma Operativo Regionale del Fondo sociale europeo, presentato alla commissione nel luglio scorso, integra e completa l’offerta delle politiche attive e dei servizi rivolti ai giovani. In più – ha sottolineato l’assessore Mura – la Regione è impegnata nell’investimento sulle scuole, sulla riduzione della dispersione scolastica, sull’integrazione dei percorsi di formazione di istruzione e di formazione professionale, sul sostegno all’autoimpiego e alla formazione imprenditoriale”. Per quanto riguarda invece la mobilità giovanile, l’esponente della Giunta Pigliaru ha ricordato che “la Sardegna è stata la prima regione in Italia ad aprire uno sportello pubblico dedicato al settore e, per quanto riguarda la promozione della cultura dello scambio e del confronto, grazie al programma Master & Back, tra il 2007 e il 2013 oltre tremila giovani hanno avviato percorsi di studio e di specializzazione all’estero”.
Esperti di 16 nazioni a confronto. La conferenza “Learning Mobility for Youth, Education and Employment”, che si concluderà domani, riunisce ogni anno esperti dell’istruzione, della formazione professionale e superiore, ed è occasione per approfondire le misure a sostegno dei giovani, con il contributo della Commissione Europea, di Eurofund, del Ministero del lavoro italiano e tedesco, dell’ISFOL, delle agenzie Erasmus+ finlandese e italiana, e dei governi regionali dei Paesi Baschi e della Catalogna.
All’incontro partecipano esperti in rappresentanza di 16 paesi: Italia, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito.
Il programma completo dell’evento è disponibile sul sito di MoveSardegna: http://www.movesardegna.eu/