- Il Governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale un aspetto marginale della legge 24 sulla riorganizzazione della Regione, mantenendo la totale validità dell’impianto generale: mobilità del personale, valutazione dei dirigenti e strumenti di riorganizzazione. Le disposizioni impugnate sono quelle che permettono di attribuire temporaneamente le funzioni dirigenziali ad un funzionario regionale che ne abbia i titoli, per garantire la copertura di una posizione momentaneamente vacante.
Le norme impugnate sono addirittura più restrittive rispetto ad altre del tutto analoghe che avevano già superato il vaglio della stessa Corte costituzionale. Inoltre l’impugnazione fa riferimento a leggi statali e non al parametro dello Statuto di specialità, che garantisce la sovranità, in questo campo, del Consiglio regionale che ha approvato la legge 24.
“Naturalmente – afferma l’assessore degli Affari Generali e del Personale Gianmario Demuro - la Giunta difenderà l’autonomia legislativa della Regione e, nello specifico, la legittimità delle norme impugnate. Nel frattempo diventa ancor più urgente proseguire nel percorso di riforme avviato proprio con la legge 24”.