- Questa mattina l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha convocato un incontro con una delegazione della società Romangia Servizi, il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, e i rappresentanti sindacali La riunione è servita per fare il punto della situazione della società in house del Comune di Sorso, e per analizzare attentamente le possibilità di risanamento garantendo la salvaguardia dei posti di lavoro. L’assessore Mura ha illustrato il quadro riassuntivo delle risorse (circa 6 milioni di euro) che la Regione ha erogato a favore della società e del Comune di Sorso a partire dal 2007, anche in funzione della stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Mura ha poi suggerito la strada da percorrere “per assicurare, nel rispetto delle leggi nazionali e regionali, la sostenibilità dei costi occupazionali, nell’ottica del pieno recupero del regime di attività dei lavoratori e della prestazione dei servizi”.
La società, che ha un organico complessivo di 41 dipendenti (30 dei quali ex Lsu), sostiene una spesa per il personale – ha stimato il sindaco Morghen – di circa un milione 300 mila euro. Una cifra che attualmente, come ha dichiarato il primo cittadino, “non trova copertura nel bilancio del Comune, il quale affida alla società i servizi di manutenzione delle strade e degli edifici pubblici”.
Regione, Comune e sindacati si sono impegnati per trovare una soluzione al problema dei 41 lavoratori, anche attraverso il ricorso alla cassa integrazione in deroga, a condizione - ha voluto precisare l’assessore Mura – “che vi sia un piano di rilancio e di effettiva ripresa dell’attività, con conseguente impiego dei lavoratori, così come peraltro impongono le nuove disposizioni normative in materia di ammortizzatori sociali. Già a partire dalla prossima settimana potranno essere presentate le domande per la cassa integrazione in deroga, che potrà essere erogata sino al mese di maggio, tempo massimo imposto dalla legge, utile tuttavia per consentire alla società, di concerto con il Comune, di avviare una seria pianificazione delle modalità con cui uscire dall’attuale situazione di crisi, pressoché analoga a quella di molte altre società partecipate degli enti locali”.
Nel corso della riunione è inoltre emerso che una decina di lavoratori sono prossimi al pensionamento, e altri 6 potrebbero essere presto ricollocati in altre aziende del territorio. “Una simile previsione – ha affermato l’assessore – andrebbe ad alleggerire la situazione societaria, rendendo più agevole il percorso di risanamento e di assestamento del livello occupazionale, che sia sostenibile nel tempo, senza generare ulteriori sacrifici a danno della collettività”.