- Per combattere i disturbi neuropsichici dell’adolescenza e dell’infanzia in Sardegna nasceranno due centri di assistenza residenziale e semiresidenziale. “Sono sempre più diffuse le malattie neuropsichiche, come ad esempio i disturbi dell’alimentazione tra i giovanissimi – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru- l’ultimo caso in Sardegna di morte per anoressia testimonia l’urgenza di un intervento ormai non più procrastinabile. Le famiglie dell’isola che si trovano a dover far fronte a problemi di questa natura devono avere la possibilità e gli strumenti per curare i propri figli senza dover stravolgere le proprie vite trasferendosi in altre città. Per questo motivo la Giunta ha dato inizio a un percorso per l’apertura di due centri che affrontino il problema gravissimo della carenza di strutture residenziali per i minori con disturbi psichiatrici nell’età evolutiva e per la formazione del personale attraverso il tutoraggio”.
Con la delibera del 29 Dicembre 2014, approvata dall’Esecutivo, si individuano in Sardegna per la prima volta due sedi DCA (disturbi del comportamento alimentare) e si stabilisce che le Asl provvedano alla definizione del fabbisogno di prestazioni residenziali e semiresidenziali secondo le tipologie di assistenza necessarie.
“Verrà così avviato – ha concluso l’assessore Arru- il processo di riqualificazione dei centri residenziali e semiresidenziali della salute mentale che porterà entro il 2015 all’accreditamento di strutture pubbliche e private secondo le tipologie di assistenza previste. In questo modo cerchiamo di essere il più vicini alle famiglie che ogni giorno si trovano a dover affrontare questi problemi, garantendo una assistenza di qualità nella loro terra”.