Grazie al
finanziamento della Banca Nazionale delle Comunicazioni di Roma, che si
aggiunge alle somme già stanziate dall’assessorato regionale alla Sanità, altri
8 reclusi entrano a far parte del
gruppo coordinato
dalla Cooperativa sociale «DigitAbile Onlus»
. Prosegue
il progetto «Isola Digitale» avviato nel maggio 2014 dalla Cooperativa sociale «DigitAbile
Onlus» di Oristano. Grazie a un notevole contributo finanziario concesso dalla
Banca Nazionale delle Comunicazioni di Roma, ai 19 detenuti già impegnati nel
lavoro di digitalizzazione ottica dei documenti d’archivio del Tribunale di
Sassari, si aggiungono altre 8 unità.
Alcuni opereranno dall’interno
del nuovo carcere di Bancali per il “data entry” informatizzato. Gli altri saranno
inquadrati in articolo 21, cioè con il permesso di muoversi all’esterno dell’istituto
penitenziario.
«Si tratta di un
modello innovativo e sperimentale per la Sardegna - spiega Giorgio Oggianu,
presidente della Digitabile - che si affianca ad altri pochissimi progetti
nazionali che coinvolgono i reclusi in percorsi professionalizzanti, spendibili
nel mercato del lavoro, in particolare nel settore della digitalizzazione
ottica dei documenti». Durante le attività, sarà possibile ampliare e testare i
percorsi di accompagnamento dei carcerati attraverso il conseguimento dei
moduli eipass per l’informatica, di quelli per l’orientamento e per la
formazione archivistica. L’iniziativa durerà 12 mesi, ma per alcuni detenuti è
prevista l’assunzione definitiva.
Fin dal primo momento i
partner coinvolti sono stati la struttura carceraria, il Tribunale di
sorveglianza di Sassari e gli enti finanziatori. Centomila euro sono arrivati dall’assessorato
alla Sanità e cinquantamila dalla Fondazione Banca Nazionale delle
Comunicazioni.
Il progetto prevede la
collaborazione di alcune figure professionali complementari, come l’ex
direttore dell’Archivio di Stato, professor Angelo Ammirati, i consulenti
informatici della Cooperativa e le educatrici del carcere.
«Il successo del progetto
- afferma il presidente Oggianu - consiste nell’aver professionalizzato
detenuti con un livello di scolarizzazione molto basso. Oltre il 55 per cento è
in possesso della sola licenza media inferiore, il 10 per cento non supera la
licenza elementare».
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Salvatore Taras
Addetto stampa
3287357589