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La polemica sul Nautico, la Cgil sollecita il dialogo tra Olbia e La Maddalena e attacca Tonino Pizzadili
DA LA NUOVA SARDEGNA
OLBIA. La polemica si estende. Così adesso interviene anche la Cgil. Il sindacato invita innanzitutto i sindaci di Olbia e della Maddalena al confronto. Ma attacca anche il consigliere comunale di Unidos Tonino Pizzadili, impegnato a sua volta in un botta e risposta con il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta (Upc). Tutto questo dopo il no della commissione regionale alla Pubblica istruzione all’attivazione dell’opzione «Conduzione del mezzo navale» all’istituto tecnico Deffenu.
«Il lamento del professore Tonino Pizzadili, che definisce “manovre di campanile” l’annosa questione dell’apertura di un indirizzo nautico a Olbia, è davvero curioso – commenta Franco Dore, segretario provinciale della Cgil scuola –. Nello svolgere la sua accusa a un altro politico non della sua parte, dimentica che anche lui può essere accusato di campanilismo, visto che è professore al Deffenu. Tonino Pizzadili è libero di dire ciò che vuole, ma deve accettare che altri e di altra scuola possano fare ugualmente».
Poi Franco Dore torna indietro negli anni. «Considerate le cariche politico-amministrative ricoperte in passato, Pizzadili dovrebbe ricordare che lo stesso impegno non lo aveva preso quando spettava a lui assumersi le responsabilità – continua il sindacalista –. Cinque anni fa la Cgil scuola propose di aprire a Olbia una sezione staccata del nautico della Maddalena, in quel momento scuola autonoma. La proposta non venne colta per la dura opposizione dell’allora sindaco della Maddalena, confortato dal preside del nautico. Ma anche nel disinteresse più totale del comune di Olbia e della dirigenza del Deffenu».
Poi l’invito al confronto e a superare la frammentazione. «L’ultima conferenza provinciale dei sindaci aveva deciso di confermare l’opzione proposta dal Deffenu, quale preliminare indicazione per l’attivazione della sezione staccata del nautico della Maddalena – conclude Dore – . Cosa aspettano i sindaci di Olbia e della Maddalena a incontrarsi per definire una
soluzione condivisa? La divisione all’interno della Gallura è un danno alla collettività che, alla lunga, stiamo pagando molto caro. Al momento, per esempio, nel nord Sardegna non c’è neanche un Cpia. Il quarto è stato istituito a Oristano. Complimenti Gallura, avanti così in ordine sparso…».
