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Newsletter n. 7 del 14 febbraio 2014
Domenica 16 febbraio si vota in Sardegna. Il volontariato chiede ai politici di sperimentarsi “volontari”.
"Il volontariato svolge un ruolo politico: partecipa attivamente ai processi della vita sociale favorendo la crescita del sistema democratico; soprattutto con le sue organizzazioni sollecita la conoscenza ed il rispetto dei diritti, rileva i bisogni e i fattori di emarginazione e degrado, propone idee e progetti, individua e sperimenta soluzioni e servizi, concorre a programmare e a valutare le politiche sociali in pari dignità con le istituzioni pubbliche cui spetta la responsabilità primaria della risposta ai diritti delle persone." [Dalla Carta dei Valori del Volontariato]
ALLA POLITICA DICIAMO...
Il volontariato in Sardegna gode della fiducia dell'80% dei cittadini e chiede ai politici di sperimentarsi “volontari”. Per restituire fiducia alla politica.
La Sardegna è chiamata ancora una volta a svolgere il ruolo di ”laboratorio politico” per un'Italia che da tempo stenta a cambiare sperimentando nuove valide ricette da estendere, eventualmente, all'intero Paese. Le elezioni regionali del 16 febbraio 2014 sono un primo banco di prova delle sperimentazioni in atto nell'instabile scenario nazionale.
Per la Sardegna questo è il mese della frenesìa, delle promesse facili, dei buoni propositi, delle soluzioni rapide e a portata di mano, delle parole importanti abusate e svuotate di significato che ri-disegnano un futuro roseo per noi e per la nostra terra talvolta con la sola intenzione di racimolare qualche voto in più.
A 10 anni di distanza ripropongo in parte le riflessioni scritte nel giugno 2004, poco prima dell'elezione di Renato Soru a Presidente della Regione.
Chi non rifugge dalla “vecchia” politica, dai vecchi sistemi? Ma che cosa è vecchio e chi traccia il nuovo? Non basta demonizzare il vecchio per far nascere il nuovo. L'innovazione, anche politica, è frutto di ricerca, di applicazione e di studio, non di facili slogan.
In “campagna elettorale” la solidarietà, il volontariato, le politiche sociali sono oggetto di sospette attenzioni e di abnormi proclami. E anche di corteggiamenti e di strumentalizzazioni, non sempre respinti.
Da sempre il volontariato – è nel suo DNA - chiede giustizia sociale, chiede attenzione a chi si sente ultimo ed escluso, a chi vive nel disagio e nella povertà. E opera, agisce. Per questo chiede riconoscimento, dignità e peso nel determinare le scelte prioritarie della Politica per costruire la Città.
Il volontariato in Sardegna ha una forte idealità e molte buone prassi e, soprattutto, gode della fiducia dell'80% dei cittadini, stando ai dati dell'ultima ricerca CSV/Crenos appena pubblicati. Ma non ha potere! Tutt'al più viene usato per sopperire a politiche disattese e a risposte mai date, seppur dovute.
Un uso strumentale del volontariato – con qualche compiacenza di alcuni “volontariati” a farsi utilizzare – abitua a immaginare un volontariato sopra le parti e sopra la politica, quasi angelico.
Ma il volontariato non esiste per sé, non è e non può essere autoreferenziale.
E' ispirato e rivolto alle persone che serve e per questo deve chieder ragione alla politica dei problemi e dei legittimi interessi di quelle persone. Per questo non esiste e non può esistere un volontariato neutro!
E, a maggior ragione, non può esistere una politica neutra. Che non prende posizione su niente, che non ha cultura, non ha idee, non ha soluzioni e per questo promette e basta.
Ecco la genesi della totale sfiducia dei cittadini nella politica. E' ormai un coro unanime quello di chi dice basta con chi cerca solo posizionamenti personali e strategie finalizzate a questo, fino all'uso sconsiderato e spregiudicato dei soldi pubblici.
Sono passati 10 anni dal 2004 e, sembrerebbe, inutilmente! Per questo ripropongo la provocazione di allora: venga, chi fa politica, a misurarsi nel volontariato. Provi a sperimentare lo stile che è proprio di questo sistema: la gratuità, il servizio, l'impegno costante, la condivisione, la legalità, la giustizia...
Non silenzio complice o interessi privati. Non finti coinvolgimenti o parole di circostanza. Non omissioni colpevoli o usi strumentali.
E' sempre più forte la richiesta di moralità, di pulizia, di trasparenza che non si può più nascondere, annacquare o narcotizzare e che non accetta compromessi ma chiede netta discontinuità con chi ha sfregiato la politica con piccoli e grandi sotterfugi, con la propria inettitudine, incapacità e incompetenza.
In Sardegna c'è un mondo di giovani e anziani, di uomini e di donne, che chiedono e attendono risposte che la nostra classe dirigente non ha finora saputo dare.
A chi aspira a far politica, se non ricorda queste richieste, diciamo: guardate un volontario, le troverete scritte nel suo stile. Quello che è capace di produrre il più grande bene immateriale di cui abbiamo tutti bisogno: la fiducia.
Giampiero Farru, Presidente CSV Sardegna Solidale
Pubblicati i 131 elaborati pervenuti per il concorso "Racconta la tua associazione".
Al link http://www.sardegnasolidale.
Filmati e video, fotostorie, racconti e narrazioni, manifesti, slogan... una pluralità di metodologie per raccontare esperienze e percorsi che hanno un minimo comune denominatore: si tratta, infatti, di esperienze di vita e di servizio realizzate per lo più con grande umiltà e senza grandi clamori, a favore di tante persone che nelle fatiche quotidiane possono contare sull'aiuto incondizionato e gratuito dei volontari!
Nei prossimi giorni, la commissione di valutazione concluderà i suoi lavori e presto si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso (data e luogo da definire e che verranno comunicati prossimamente).
Sabato 15 febbraio a Sassari il corso di formazione per volontari sul tema “Gestire e sviluppare l'Associazione di volontariato”.
Proseguono, in diverse sedi, i corsi di formazione e di aggiornamento per volontari previsti nel Piano di formazione “Formidale”.
Dopo le positive esperienze condotte nelle sedi di Cagliari, Donigala Fenugheddu (OR), Senorbì, Nuoro e Sassari, proseguono le richieste di partecipazione da parte di tanti volontari.
Il prossimo appuntamento sarà a Sassari sabato 15 febbraio, avrà per tema "Gestire e sviluppare l'Associazione di volontariato" e sarà tenuto dal Dr. Tiziano Cericola, esperto in materia, coadiuvato da un tutor d'aula. Per i circa 40 iscritti al corso (dirigenti o rappresentanti di Associazioni) l'appuntamento è fissato per le ore 9,00 presso l'hotel "Grazia Deledda". La conclusione del corso è prevista per le ore 18,00.
I volontari interessati a partecipare ad altri corsi di formazione possono compilare la richiesta di partecipazione presente al seguente link: https://www.sardegnasolidale.
Progetto di Servizio Civile Nazionale. Pubblicata la graduatoria degli idonei selezionati e non selezionati e l'elenco degli assenti.
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Nel primo file è riportata la Graduatoria (in attesa di conferma da parte dell'UNSC) relativa agli idonei selezionati e agli idonei non selezionati.
Nel secondo file è riportato l'elenco degli assenti alle selezioni.
Nei prossimi giorni saranno pubblicate le informazioni relative alla data e alle procedure di avvio del Progetto.
SOS Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata.
Prosegue l'attività dello sportello SOS Giustizia di Cagliari promosso da Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con il sostegno del CSV Sardegna Solidale e del Co.Ge. Sardegna. Si tratta dell'11° sportello ad essere attivato in Italia, dopo quelli di Roma, Potenza, Modena, Bologna, Reggio Emilia, Palermo, Reggio Calabria, Catanzaro, Torino e Avezzano.Il Progetto SOS Giustizia, Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata, è stato attivato da Libera nel 2010 con sportelli finalizzati ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti fanno richiesta nei seguenti ambiti:
• sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni;
• accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia;
• accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia.