Una nuova opportunità per due categorie di eccellenze sarde: i pionieri-simbolo del commercio e i custodi della tradizione culinaria. Come preannunciato già in occasione della cerimonia di consegna delle targhe ufficiali, nello scorso dicembre, l’assessore del Commercio Luigi Crisponiha ‘riaperto’ i termini di iscrizione ai due elenchi regionali dei Negozi storici e dei Ristoranti tipici della
Sardegna. Gli esercizi commerciali e ristorativi non ancora iscritti e in possesso dei requisiti avranno tempo sino al 9 maggio prossimo (entro le 12) per presentare domanda di iscrizione (reperibile sul sito istituzionale o presso l’Urp dell’assessorato e da consegnare a mano o via raccomandata).
ELENCHI REGIONALI. L’iscrizione all’elenco è gratuita. Sinora ai due albi sono iscritti 126 negozi storici e 73 ristoranti tipici, censiti in collaborazione con le associazioni di categoria del commercio. Alle imprese iscritte ai due elenchi la Regione può riconoscere finanziamenti ad essi direttamente destinati (come già successo per il primo ‘blocco’ di iscritti: 2 milioni di circa da investire in riqualificazione, adeguamento e miglioramento delle strutture, degli arredi, software gestionali, ecc.) e l’inserimento in interventi di sostegno di più ampio respiro, nonché l'inclusione nelle iniziative di promozione turistica e culturale.
RISTORANTI TIPICI. Riscoperta della tradizione gastronomica regionale, tutela dei prodotti tipici, qualità e trasparenza nel servizio ai consumatori sono i presupposti del progetto ‘Ristoranti tipici della Sardegna’ di promozione di quei locali, iniziativa tesa anche alla promozione di territori meno noti. I 73 censiti sinora sono stati inseriti in una guida turistica curata in collaborazione con la rivista ‘Gambero rosso’, di recente pubblicazione. Il ristorante tipico soddisfa i requisiti richiesti dal disciplinare predisposto dall’assessorato all’insegna della proposta di ricette della tradizione gastronomica locale e dell’utilizzo di prodotti tipici,
NEGOZI STORICI. Si tratta di esercizi in attività da almeno 50 anni. Non un semplice riconoscimento, ma anche ingresso in un circuito ideale all’insegna della riscoperta del patrimonio identitario rappresentato dalle antiche ‘botteghe’, interpreti di modelli di consumo e stili di vita delle comunità sarde in gran parte sostituiti da nuove tipologie commerciali, che sarà valorizzato con interventi regionali in un’ottica di sistema, integrando aspetti turistici e culturali. L’Elenco dei Negozi storici prevede tre categorie: Locale storico, Attività storica e Insegna storica.
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