- Riprendiamoci il Futuro
Oggi migliaia di imprenditori in piazza a Roma
Il perché
dell’iniziativa
Le imprese, in attesa
da troppo tempo di una ripresa che sembra non arrivare mai, chiedono a Governo
e Parlamento azioni concrete e non più confronti astratti sui problemi in piedi
e senza apparente soluzione. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione
e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a
livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese,
già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle
famiglie.
Oggi, grazie alla
manifestazione “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, sono
arrivati a Roma – da ogni parte d’Italia – migliaia di imprenditori di
Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti (500 dalla
sola Sardegna), per esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante
incertezza in cui le imprese sono costrette ad operare, ed anche avanzare
concrete proposte di rapida attuazione, che possano evitare il declino
economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro.
Intorno alle 12
verranno presentate alla politica le richieste per uscire dalla crisi, ma anche
la forza di mobilitazione del territorio e delle imprese, che sono gli unici
soggetti produttivi in grado di garantire occupazione e stabilità. Il
mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato,
rappresenta infatti il tessuto produttivo più esteso dell'Italia. Dal futuro di
questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese.
Il peso dei nostri
mondi
Le Micro, Piccole e
Medie Imprese (MPMI) in Italia costituiscono la forza trainante del sistema
produttivo
L’Italia differisce
dagli altri Paesi europei perché dispone di un sistema di MPMI oggettivamente
più diffuso, più solido, a volte anche più competitivo e, in una parola,
migliore. Questo tessuto imprenditoriale diffuso rappresenta una risorsa
preziosa, sia per il contributo occupazionale e sociale che è in grado di
offrire, sia per le performance economiche che lo contraddistinguono.
Il contesto del
disagio
Nel nostro Paese è di
eccezionale gravità la contrazione dei livelli produttivi registrata
nell’ultimo quinquennio in tutti gli ambiti d’attività economica
- In Italia il valore
aggiunto fra la metà del 2007 e la fine del 2013 si è ridotto di circa 9 punti
percentuali (oltre 10, ragionando in termini pro capite) e torneremo ai livelli
pre-crisi non prima del 2020, se si realizzeranno tassi di crescita intorno
all’1%.
- Il 2014 non sarà
l'anno di svolta per l’economia italiana: secondo le nostre previsioni, il Pil
crescerà dello 0,3%, o forse poco più, mentre i consumi caleranno ancora dello
0,2%.
L’ambiente operativo
penalizza le imprese e le rende estremamente vulnerabili
Nella classifica della
Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa, l’Italia si attesta al 25° posto
tra i 28 Paesi che nel 2013 componevano l’Unione Europea. Per i soli
adempimenti fiscali, continuano ad essere necessari (sempre secondo la BM)
anche nel 2013, 269 ore l’anno (34 giornate lavorative). Si tratta di oltre 100
ore in più (13 giornate) rispetto alla media dei Paesi dell’area Euro, 83 ore
in più (10 giornate) rispetto alla media dei Paesi OCSE. Il livello
d’imposizione fiscale sui profitti d’impresa ha raggiunto, nel 2013, il 65,8%
(BM), oltre 20 punti al di sopra della media europea; quello sulle MPMI supera
il 64%, secondo nostre stime.
Soltanto nei primi 9
mesi del 2013, si è registrata la chiusura di 277mila attività. Delle nuove
imprese, nate nel 2009, a distanza di 4 anni ha cessato l’attività il 40%.
PROPOSTE
• RIFORMARE GLI
ASSETTI ISTITUZIONALI E GARANTIRE LA GOVERNABILITÀ.
• APPROVARE LA RIFORMA
FISCALE: DALL’OPPRESSIONE ALLO SVILUPPO.
• USCIRE
DALL’EMERGENZA OCCUPAZIONALE.
• DARE CREDITO ALLE
IMPRESE.
• PROSEGUIRE
NELL’AZIONE DI SEMPLIFICAZIONE.
• TORNARE ALLA
LEGALITÀ.
• DIRE BASTA ALLA
DEREGULATION.
• VARARE UNA NUOVA
LEGGE SUGLI ORARI DEL COMMERCIO.
Per ulteriori informazioni contattare Marco Sulis al
numero 348-4214275348-4214275 GRATIS end_of_the_skype_highlighting.
Cagliari, 18/02/2014
c/o Segreteria
CONFESERCENTI SARDEGNA
Via Cavalcanti, 32
Cagliari 09128
Tel 070400991 Fax
070486832