Abusi
Notizie poco
confortanti per quei capi famiglia che non avendo una casa ,hanno costruito in
maniera non regolare in v ari punti dell’isola . IERI i carabinieri della
locale stazione hanno notificato a due capi famiglia lo sgombero dei mobili
della casa per poi proseguire nell’abbattimento. In verità non saranno solo
queste due famiglie a dover ricevere la
notifica , una volta che il procuratore del tribunale di Tempio ne aveva già
inviate diverse . Per ora a queste due famiglie saranno tolti i servizi , anche
essenziali , come la corrente elettrica , l’acqua e per chi lo ha , an che il telefono . Subito
dopo questa operazione , purtroppo , saranno le ruspe ad intervenire . La
notizia della comunicazione dei carabinieri
ha fatto da tam tam nell’isola e sopratutto fra quelli che sono nelle stessa condizione , tanto che come
per incanto molte persone tutti
assieme si sono presentate nel salone del consiglio comunale per parlare
col sindaco , con la giunta ,maggioranza
e minoranza. Ne è venuta fuori una riunione , dove si è notata la preoccupazione , la paura , lo
sgom ed il terrore di perdere la casa
costruita con sacrifici . Il sindaco subito d’accordo con il presidente del
consiglio ha convocato per questo pomeriggio all 15.00 un con siglio urgente per
discutere solo ed esclusivamente di questa
situazione che si è venuta a
creare subito dopo le elezioni regionali .Il sindaco una volta ha ricordato di aver inviato lettere al
procuratore ma anche alla regione
affermando << non esiste un fenomeno di abusivismo
"speculativo"» anche perché La Maddalena e il suo arcipelago «sono da
sempre oggetto di un sistema vincolistico, acuito dalla istituzione del Parco
nazionale, che consente l'utilizzo del territorio comunale a fini edificatori,
per una quota approssimativamente pari al 40% del territorio della sola isola
madre>>Ed ha aggiunto
<<vista l'allarmante situazione di carattere sociale difficilmente
risolvibile, sia necessario un provvedimento legislativo che inserisca una
moratoria temporale concordata che dia il tempo, anche se molto ne è trascorso
invano, di "salvare il salvabile"».Peone