la legge parla chiaro, i commissari e i presidenti in carica
devono fare poche cose. Si limitino a quelle e il Consiglio regionale approvi
al più presto la legge di riordino degli enti locali
“Ricordiamo al commissario Cadau che la legge
che ha consentito la sua nomina (la n. 15 del 28 giugno 2013) parla chiaro: al
comma 3 e quattro elencano punto per punto i compiti dei commissari e dei
presidenti rimasti in carica: predispongono entro sessanta giorni dall'insediamento
gli atti contabili, finanziari e patrimoniali ricognitivi e liquidatori
necessari per le procedure conseguenti alla riforma di cui al comma 2, con
particolare riferimento a:
a) lo stato di consistenza dei beni immobili e mobili;
b) la ricognizione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi;
c) la situazione di bilancio;
d) l'elenco dei procedimenti in corso;
e) le tabelle organiche, la composizione degli organici, l'elenco del personale per qualifiche e ogni altra indicazione utile a definirne la posizione giuridica”.
I commissari straordinari, dice ancora la legge, provvedono inoltre all'amministrazione ordinaria dell'ente e garantiscono il proseguimento dell'esercizio delle funzioni e dell'erogazione dei servizi alla data di entrata in vigore della presente legge, anche attraverso l'affidamento diretto ad organismi a totale partecipazione pubblica, nel rispetto della normativa comunitaria”. Lo sottolineano i Riformatori sardi, che “invitano Cadau, i commissari e i presidenti ancora in carica a limitarsi a ciò che prescrive la legge. Ci auguriamo che il Consiglio regionale approvi al più presto la legge di riordino. Ora più che mai”
a) lo stato di consistenza dei beni immobili e mobili;
b) la ricognizione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi;
c) la situazione di bilancio;
d) l'elenco dei procedimenti in corso;
e) le tabelle organiche, la composizione degli organici, l'elenco del personale per qualifiche e ogni altra indicazione utile a definirne la posizione giuridica”.
I commissari straordinari, dice ancora la legge, provvedono inoltre all'amministrazione ordinaria dell'ente e garantiscono il proseguimento dell'esercizio delle funzioni e dell'erogazione dei servizi alla data di entrata in vigore della presente legge, anche attraverso l'affidamento diretto ad organismi a totale partecipazione pubblica, nel rispetto della normativa comunitaria”. Lo sottolineano i Riformatori sardi, che “invitano Cadau, i commissari e i presidenti ancora in carica a limitarsi a ciò che prescrive la legge. Ci auguriamo che il Consiglio regionale approvi al più presto la legge di riordino. Ora più che mai”