lunedì 24 febbraio 2014

CONSIGLIO PER ARGOMENTO ABUSIVISMO

Ci sono volute circa 3 ore prima  di approvare il documento   da inviare alla procuratore della repubblica Domenico Fiordalisi  che  come aveva preannunciato ha inviato , per adesso ,a due famiglie la notifica di sgombero dell’abitazione nel tempo limite dopo che alle stesse saranno tolti i servizi primari , per poi essere abbattute .I diretti interessati son o accorsi  numerosi ieri in consiglio per cercare  di capire come l’amministrazione si muoveva .  Ebbene  si è capito che  si vuol prendere tempo prima che davvero le benne delle ruspe  abbattessero non solo le prime due case   , ma anche le altre 35 che  sono in lista. Uno degli interessati ha detto  chiaro e tondo che se inizieranno a demolire non si salverà nessuno – Se il problema fosse stato affrontato prima  , forse sarebbe cambiato , anche  perchè gli abusi sono iniziati da circa 10 anni e ne il comune e tanto meno la regione sono intervenuti . Dal canto suo l’amministrazione tramite l’assessore Mauro  Bittu ha detto che seppure non ammette l’abusivismo ,oggi << dobbiamo cercare  di fare il possibile  e far capire che  questi tipi di abusivismo  sono  prime case  e di gente che con sacrifici è riuscita a farsela . Due sono le strade da  seguire aprire  i piani di recupero e poi come amministrazione fare un censimento  di tutti gli abusi  per localizzarli  e stabilire  di portare a termine sempre i piani di recupero >>Claudio Tollis << il sindaco deve e chiedere al procuratore  che  attendere  che si instauri la nuova giunta regionale >>Massimiliano Guccini <<L"unica differenza tra un terremoto e l'abbattimento di una casa ad opera delle ruspe è che il terremoto non avvisa. Ma l'effetto è uguale. Di colpo vengono cancellati i ricordi e gli affetti di un nucleo familiare. A questi soggetti, se pur hanno sbagliato, deve essere concessa la possibilitá di rimediare naturalmente nei termini di legge. Ottima l'apertura dell'Ente Parco in questo senso.>>Il sindaco Comiti è stato chiaro , pur non condividendo gli abusi << io sarò in  trincea ad impedire  che questo succeda e voglio vedere quanti mi seguiranno –Anche perché voglio capire perché si è voluto iniziare proprio da La Maddalena, quando in Sardegna ed in Gallura  ce ne sarebbero tanti fatti molto prima . Questi abusi non sono stati fatti per trarre v antaggi economici ,ma solo perché servivano a gente che non aveva casa. >> Pier Franco Zanchetta ha chiesto <<sia investito e il ministro dell’Ambiente, Renzi e la giunta Pigliaru. Solo il governo e la Regione  possono prendere dei provvedimenti. Rappresentiamo al governo che solo il 40% dell’isola è edificabile e chiediamo un piano di recupero in deroga, perché qui non dobbiamo distruggere ma migliorare il nostro ambiente e dare risposte alla comunità>> Cataldi è convinto che il piano recupero non risolverà i prolemi  di tutti perché ci sono abusi che non potranno mai essere sanati >< Molto importante  è stata la presenza del presidente del parco Giuseppe  Bonanno che  ha affermato che <<la redazione degli strumenti  di pianificazione del parco , di imminente presen tazione agli organi competenti , prevede la possibilità di poter ricorrere ai piani  di risanamento urbanistico  per le zone  classificate “TC” dei suddetti strumenti >>Peone

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