Ci
sono volute circa 3 ore prima di
approvare il documento da inviare alla
procuratore della repubblica Domenico Fiordalisi che
come aveva preannunciato ha inviato , per adesso ,a due famiglie la
notifica di sgombero dell’abitazione nel tempo limite dopo che alle stesse
saranno tolti i servizi primari , per poi essere abbattute .I diretti
interessati son o accorsi numerosi ieri
in consiglio per cercare di capire come
l’amministrazione si muoveva . Ebbene si è capito che si vuol prendere tempo prima che davvero le
benne delle ruspe abbattessero non solo
le prime due case , ma anche le altre
35 che sono in lista. Uno degli interessati
ha detto chiaro e tondo che se
inizieranno a demolire non si salverà nessuno – Se il problema fosse stato affrontato
prima , forse sarebbe cambiato ,
anche perchè gli abusi sono iniziati da
circa 10 anni e ne il comune e tanto meno la regione sono intervenuti . Dal
canto suo l’amministrazione tramite l’assessore Mauro Bittu ha detto che seppure non ammette l’abusivismo
,oggi << dobbiamo cercare di fare
il possibile e far capire che questi tipi di abusivismo sono
prime case e di gente che con
sacrifici è riuscita a farsela . Due sono le strade da seguire aprire i piani di recupero e poi come amministrazione
fare un censimento di tutti gli abusi per localizzarli e stabilire
di portare a termine sempre i piani di recupero >>Claudio Tollis
<< il sindaco deve e chiedere al procuratore che
attendere che si instauri la
nuova giunta regionale >>Massimiliano Guccini <<L"unica
differenza tra un terremoto e l'abbattimento di una casa ad opera delle
ruspe è che il terremoto non avvisa. Ma l'effetto è uguale. Di colpo
vengono cancellati i ricordi e gli affetti di un nucleo familiare. A questi
soggetti, se pur hanno sbagliato, deve essere concessa la
possibilitá di rimediare naturalmente nei termini di legge. Ottima
l'apertura dell'Ente Parco in questo senso.>>Il sindaco Comiti è stato
chiaro , pur non condividendo gli abusi << io sarò in trincea ad impedire che questo succeda e voglio vedere quanti mi
seguiranno –Anche perché voglio capire perché si è voluto iniziare proprio da
La Maddalena, quando in Sardegna ed in Gallura
ce ne sarebbero tanti fatti molto prima . Questi abusi non sono stati
fatti per trarre v antaggi economici ,ma solo perché servivano a gente che non
aveva casa. >> Pier Franco Zanchetta ha chiesto <<sia
investito e il ministro dell’Ambiente, Renzi e la giunta Pigliaru. Solo il
governo e la Regione possono prendere
dei provvedimenti. Rappresentiamo al governo che solo il 40% dell’isola è
edificabile e chiediamo un piano di recupero in deroga, perché qui non dobbiamo
distruggere ma migliorare il nostro ambiente e dare risposte alla
comunità>> Cataldi è convinto che il piano recupero non risolverà i
prolemi di tutti perché ci sono abusi
che non potranno mai essere sanati >< Molto importante è stata la presenza del presidente del parco
Giuseppe Bonanno che ha affermato che <<la redazione degli
strumenti di pianificazione del parco ,
di imminente presen tazione agli organi competenti , prevede la possibilità di
poter ricorrere ai piani di risanamento
urbanistico per le zone classificate “TC” dei suddetti strumenti
>>Peone