Dopo alcuni mesi dall’ultima ordinanza in cui
il sindaco aveva nuovamente ordinato la potabilità dell’acqua, dal giorno 4
dicembre , tutto è cambiato . Infatti l’ordinazna numero 24 del 4 dicembre a
firma del vice sindaco Fabio Canu, ordina il divieto di utilizzo dell’acqua ai fini potabili ed alimentari
quando rappresenti l’ingrediente principale ( bevande e/o minestre ), mentre è consentito
l’utilizzo per il lavaggio di verdure, ortaggi, frutta e per l’igiene della persone e della casa.
Il motivo è che l’ARPAS di
Sassari avendo comunicato gli esiti delle analisi effettuate sulle acque prelevate il giorno 25 novembre è emersa la “NON
“rispondenza delle acque ai requisiti minimi di legge nei punti di consegna
della rete presso l’utenza sita in via Cesaraccio
per il superamento del valore del parametro “ Cloriti “ valore rilevato
che segna 826 UG /L :Per questo
motivo e secondo quanto dichiarato dall’ARPAS il tutto depone “ per un non
adeguato trattamento di potabilizzazione “ da parte di Abbanoa . Pertanto il dipartimento di prevenzione della ASL di
Olbia dichiara che “ le acque d cui trattasi devono ritenersi “ non
idonee” come bevande e per l’incorporazione negli alimenti principale
( minestre e bevande() sopra tutto di quegli alimenti destinati ai neonati ed ai lattanti , mentre è consentito l’utilizzo
pe il lavaggio di verdura ed ortaggi e
igiene personale e della casa. Ancora
una volta quindi , nel giro di pochi mesi i cittadini si vedono costretti a cambiare le loro abitudini ed adeguarsi alla
nuova ordinanza .pEONE