martedì 30 dicembre 2014

AMIANTO: LA GIUNTA VARA IL PIANO REGIONALE E DESTINA FONDI PER BONIFICARE LE COST

 - Nella seduta odierna, rispettando l’impegno preso col programma di governo, la Giunta regionale ha adottato il Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall'Amianto, valido per i prossimi 6 anni. Soddisfazione dell'assessore della Difesa dell'ambiente Donatella Spano: “I dati in nostro possesso, che non sono esaustivi e devono essere completati, dicono che la presenza di materiali contenenti amianto in Sardegna è ancora eccessivamente alta. Serve dunque un'azione forte a partire dalle consultazioni con tutti i soggetti interessati e competenti”, dichiara l'assessore Spano sottolineando che “tra gli obiettivi del Piano spiccano l'implementazione dei siti da bonificare, la sorveglianza sanitaria degli ex esposti e l'applicazione delle corrette tecniche di bonifica e smaltimento dei rifiuti. Tutto ciò dovrà essere condotto attraverso l'ottimizzazione delle risorse disponibili, la formazione degli operatori e una corretta informazione, con un vero e proprio piano informativo rivolto alle popolazioni. Prevediamo inoltre la semplificazione delle procedure per la rimozione, raccolta e smaltimento di piccole quantità di amianto nelle abitazioni civili”.
In Sardegna, su 1341 edifici pubblici o aperti al pubblico censiti, l'82% ha ancora presenza di materiali con amianto (di cui 5463 tonnellate di materiali con amianto compatti e 126 tonnellate con amianto friabile). Gli impianti industriali attivi e dismessi contano 688 siti censiti, di cui l'88% con presenza amianto (88.379 tonnellate di materiali con amianto compatto; 317 con amianto friabile). Per garantire gli interventi di bonifica su entrambe le strutture, si prevedono costi per circa 60 milioni di euro nell'arco dei 6 anni. Ancora da realizzare invece il censimento su edifici privati civili, agricoli, artigianali e industriali per il quale si stimano circa 440.000 m cubi di coperture in cemento – amianto da bonificare.
Il Piano fa riferimento a diverse tecniche di bonifica, riconoscendo la rimozione dei materiali con amianto quale soluzione migliore, in quanto elimina definitivamente ogni fonte di esposizione, sebbene sia anche il metodo più oneroso. Incapsulamento e confinamento dei materiali necessitano invece dello smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e di prodotti sostitutivi. Ulteriori metodi di bonifica alternativi alla rimozione comportano la necessità di controlli periodici e di successivi interventi di verifica.
In Sardegna esistono 6 impianti di discarica autorizzati allo smaltimento di rifiuti contenenti amianto non pericolosi, capaci di assorbire all'incirca 95 mila metri cubi di rifiuti. Agli attuali ritmi di smaltimento, la sola rimozione dei quantitativi stimati negli edifici pubblici e negli impianti industriali durerebbe più di quindici anni. Il Piano auspica dunque lo sviluppo di tecniche alternative allo smaltimento, ovvero tecniche che riducono il rilascio di fibre o che modificano completamente la struttura dell'amianto, annullandone la pericolosità.
Il PRA (Piano regionale Amianto), che contiene tempistiche e soggetti attuatori per tutte le azioni individuate, sarà sottoposto a procedura di VAS (Valutazione ambientale strategica), con il coinvolgimento delle amministratori locali e di tutti i soggetti direttamente coinvolti. A tal fine, sarà redatto e reso pubblico anche il Rapporto Ambientale.
Sempre per la rimozione ed eventuale bonifica dall'amianto, rivolta specificamente agli arenili, è stata approvata l'ulteriore proposta dell'assessore Spano di utilizzare i finanziamenti che affluiscono al fondo ambientale. A seguito di interlocuzioni con i Comuni, sono stati ripartiti 850 mila euro sulle emergenze amianto presenti sulle spiagge dei comuni di Iglesias (100.000), Oristano (300.000), Carloforte (10.000), Santa Giusta (357.500), Cagliari (55.000), Arborea (25.000) e Calasetta (2.500).

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