Una giuria di esperti è già al lavoro per valutare le
caratteristiche organolettiche e sensoriali dei migliori prodotti a
lievitazione naturale e cotti nel forno a legna. Domenica grande attesa per i
cestini che sfileranno assieme ai gruppi.
«In nessun’altra parte del mondo ho visto una
cultura del pane come in Sardegna». Sono le parole dell’esperto spagnolo Giosep
Pascual, un maestro di fama internazionale che lo scorso anno aveva affiancato
la giuria nella valutazione degli straordinari cesti di pani in gara alla
Cavalcata. Alla fine il premio di “miglior pane di Sardegna” era andato all’ottimo
civraxiu dell’associazione “Città del
Pane” di Villaurbana, premiato dal sindaco Nicola Sanna sul palco dell’Expo
Sassari.
Per il concorso giunto alla terza edizione consecutiva, la commissione valutatrice
è già al lavoro nelle sale adeguatamente predisposte in Promocamera. I campioni
pervenuti sono numerosi. L’analisi è accurata. Si valutano le qualità
organolettiche e sensoriali, la fragranza, l’utilizzo di lievito madre
(madrighe) e la cottura nel forno a legna, che insieme a una buona semola
macinata alla pietra garantiscono le migliori caratteristiche olfattive, gustative
e nutrizionali.
«Quest’anno il Concorso sembra caratterizzarsi per la presenza di prodotti
originali – spiega il presidente della commissione, Tommaso Sussarello – che
fanno riscoprire usanze inaspettate per l’Isola, come a esempio un pane alle
olive pitze ‘e corriga di antica
tradizione».
Domenica gli esperti valuteranno invece l’aspetto estetico direttamente al
passaggio dei gruppi sul percorso della Cavalcata, dove i cesti di pane hanno sempre
fatto la loro parte da protagonisti, anche grazie a una cultura cerealicola che
nell’Isola ha radici profonde. Negli ultimi anni sta maturando un rinnovato
interesse in direzione dei prodotti sani lievitati con pasta madre, indicati in
particolare per il consumo da parte dei celiaci.
Grande attesa quindi per le confezioni di pane in sfilata, vere opere
d’arte gastronomica tra le mani di splendide donne nei loro sgargianti costumi.
La rotazione dei gruppi di anno in anno, inoltre, permette di far conoscere in
modo più variegato le peculiarità di produzione e le tipicità dei territori dei
paesi in concorso.
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Salvatore
Taras
Ufficio
stampa e comunicazione
Pani
di Sardegna alla Cavalcata Sarda 2015