Il problema
• Sestu dista meno di 10 chilometri da Cagliari, ed èl’unico tra i comuni della “prima corona” attorno al Capoluogo ad avere ancora un anacronistico servizio di tipo extraurbano del tutto inadeguato alle esigenze di mobilita "di area vasta". Una comunità di circa 20mila abitanti che vive a due passi da Cagliari è costretta a usare la propria automobile per recarsi in città. Inoltre ci sono pesanti limitazioni di orario che ne scoraggiano l’uso da parte dei giovani, per esempio nei fine settimana: il servizio da piazza Matteotti finisce alle 21.20 (ultima corsa da Cagliari) ed è pressochèinesistente la domenica e i giorni festivi (appena 4 corse a/r in tutto l’arco della giornata)
Una possibile soluzione
• La linea di metropolitana leggera per Sestu per il momento è solo un sogno. Se ne parla da dieci anni: nella migliore delle ipotesi passeranno fra altri dieci anni, giacché si fatta di un'opera non finanziata e che non sembra esserci la volontà/possibilità di finanziarla
• Che fare nel frattempo? Condannare i cittadini di Sestu a questa paradossale situazione mentre si insegue il miraggio della metropolitana leggera? L'avvio della Stazione Policlinico rappresenta un’opportunità per attenuare il pesante disagio di Sestu e agganciarsi alla frequenza (10 minuti nelle ore di punta, 20 minuti nelle altre fasce orarie e nei giorni festivi) e agli orari del treno (ultima corsa da Cagliari ore 22,50).
• Neanche questa è la soluzione del problema: per un cittadino di Sestu arrivare a Cagliari con questa modalità comporta comunque un tempo di trasporto che supera i 40 minuti. Come arrivare a Oristano in macchina o in treno.
• Per risolvere il problema bisogna potenziare soprattutto la linea principale su gomma, quella Sestu-piazza Matteotti, e dotarla di autobus adeguati. Spesso vi viaggiano mezzi vetusti, e capita anche che per questo motivo vengano cancellate delle corse
Le ultime vicende
• Legge finanziaria regionale 2014: per risolvere efficacemente il problema con un mio emendamento vengono stanziati 500mila euro l’anno per tre anni (2014, 2015 e 2016), per un totale di 1,5 milioni di euro, per il potenziamento del trasporto pubblico locale nei comuni che gravitano attorno alle sedi universitarie, tra cui ovviamente il Policlinico Universitario
• Con l'assestamento di bilancio (Giunta Pigliaru), ottobre 2014, lo stanziamento viene cancellato
• A metà febbraio 2015 entra in esercizio la stazione Policlinico
• L’assessore dei Trasporti Deiana annuncia l'avvio del collegamento per Sestu il 7 aprile. Si presume che tutte le prove siano già state fatte.
• Deiana annuncia ieri l'avvio del servizio il 1 giugno: sarà un servizio “sperimentale”.
Un semplice palliativo, che non risolve nulla
• Il servizio è previsto solo fino al 31 luglio, dopodichèil buio
• Partirà dalla Chiesa di San Gemiliano (che dista dall’abitato quanto il Policlinico) e ci metterà ben 35 minuti per arrivare a destinazione
• Funzionerà solo dalle 7 alle 20 (e non per tutta la durata del servizio ferroviario, con una frequenza di 20 minuti nelle ore di punta e di 40 minuti nel resto della giornata: siamo ben lontani dai parametri di un servizio urbano. La percezione dell’utente sulla fruibilità del servizio non cambia e non saràincentivata a utilizzare il mezzo pubblico al posto dell’automobile privata
• Non è garantito nei giorni festivi
• Nessun miglioramento viene previsto nella tratta Sestu-Piazza Matteotti, di gran lunga quella piùutilizzata
• Unica nota positiva è che l’ARST chiarisce che non si pagherà più il doppio biglietto (per il bus e per il treno), assurdità denunciata da me il 4 marzo scorso