“Una buona legge elettorale, perché sia coerente con l’articolo 16 dello Statuto sardo, deve promuovere le condizioni di parità. Deve farlo in modo tale che la capacità di rappresentare le differenze, insite nella differenza di genere, possa avere un luogo in cui si esprime, vale a dire il Consiglio regionale. Questo è un tema che va affrontato nel più breve tempo possibile perché la legge che è attualmente in vigore non tiene in alcun conto della rappresentanza di genere o, quanto meno, lo fa in maniera piuttosto flebile”. Lo ha detto questo pomeriggio l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, intervenendo in Consiglio regionale al convegno organizzato dalla Società italiana di Studi elettorali, dall’Università di Cagliari e dalla Candidate & Leader Selection, dal titolo “Partiti e Democrazie in movimento – La fine dei partiti tradizionali e le sue conseguenze”.
Nel portare i saluti del presidente Pigliaru e della Giunta regionale, l'assessore Demuro ha sottolineato l’importanza di costruire “un impianto legislativo che garantisca, a livello centrale, la rappresentanza delle aree territoriali dell’Isola che sono alle prese con la realtà dello spopolamento. Bisogna inoltre porre al centro del dibattito il tema delle aree svantaggiate. Tutti i consiglieri, però, devono poter rappresentare la Sardegna e non solo un territorio specifico".