Centomila euro di contributi alle radio locali per la promozione della cultura e della lingua sarda. Questa mattina l’esecutivo, su proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, ha approvato i criteri di selezione per l’attribuzione dei contributi per la realizzazione di una programmazione radiofonica che preveda la trasmissione di notiziari e programmi volti alla valorizzazione della cultura e della lingua sarda.
Passaggio al digitale. Anche le radio sono chiamate al passaggio dall’analogico al digitale. “In questa fase – ha detto l’assessore Firino – il contributo regionale rappresenta una forma di sostegno alla radiodiffusione locale e uno stimolo all’innovazione tecnologica del settore, nel solco della valorizzazione delle tradizioni”.
I requisiti. I contributi saranno erogati in misura non superiore all’80% del costo della programmazione proposta dalle radio, che devono essere costituite da almeno 36 mesi. Sarà necessario presentare il rendiconto e il bilancio aziendale relativo all’anno precedente e a quello per il quale si chiede il contributo. La redazione dovrà avere almeno due dipendenti, un direttore responsabile iscritto all’albo ed essere gestore di rete.
Spese ammissibili. Tra le spese ammesse vi è la produzione e la realizzazione dei programmi, la traduzione e conduzione in lingua sarda, la diffusione e la promozione su altri media e la Siae. Non sono ammesse invece le spese di trasferta dei dipendenti, l’autoproduzione e l’acquisto di spazi promozionali in altre emittenti radiofoniche.
I requisiti. I contributi saranno erogati in misura non superiore all’80% del costo della programmazione proposta dalle radio, che devono essere costituite da almeno 36 mesi. Sarà necessario presentare il rendiconto e il bilancio aziendale relativo all’anno precedente e a quello per il quale si chiede il contributo. La redazione dovrà avere almeno due dipendenti, un direttore responsabile iscritto all’albo ed essere gestore di rete.
Spese ammissibili. Tra le spese ammesse vi è la produzione e la realizzazione dei programmi, la traduzione e conduzione in lingua sarda, la diffusione e la promozione su altri media e la Siae. Non sono ammesse invece le spese di trasferta dei dipendenti, l’autoproduzione e l’acquisto di spazi promozionali in altre emittenti radiofoniche.