OLBIA: I CARABINIERI
ESEGUONO UN MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE RUSSO
Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Loiri Porto San Paolo hanno arrestato
Dimitru Lozovan,
32enne pregiudicato Moldavo, perché destinatario di un mandato di cattura
internazionale emesso dalle Autorità Russe.
Il Lozovan da qualche tempo viveva nella cittadina di mare lavorando
come elettricista e sfruttando una falsa identità rumena. I Carabinieri del
posto lo avevano già controllato in passato durante il controllo di un
cantiere, ma, non essendo in possesso di documenti, era stato registrato come
sedicente e dalle impronte digitali non era emerso nulla. Da allora non era più
stato notato fino a questa mattina quando è stato fermato nuovamente ed ha
esibito un documento di identità rumeno risultato inizialmente regolare, ma con
dati anagrafici diversi da quelli che aveva dichiarato in occasione del primo
controllo. Non convinti ed insospettiti dai dati forniti e dall’atteggiamento
della persona, i militari hanno approfondito le verifiche perché avevano avuto
notizia che un pericoloso ricercato internazionale di origine Moldava poteva
nascondersi da queste parti. La vicenda si è fatta ancora più complicata perché
nel mandato di cattura internazionale inserito nella Banca Dati Forze di
Polizia non risultavano né una foto, né le impronte digitali. Solo dopo aver
contattato l’Ufficio di S.I.R.E.N.E. (Supplementary Information Request at the
National Entries), sistema informatico istituito presso il Ministero
dell'Interno, che è parte integrante del S.I.S. (Sistema Informativo Schengen),
i Carabinieri hanno potuto confrontare una foto del ricercato internazionale
con il “falso rumeno” fermato ed avere conferma dell’identità del Lozovan,
che era ricercato a seguito di una rapina in abitazione, con violenza,
consumata in Moldavia nell’agosto 2011, nel corso della quale, oltre ad aver
picchiato con violenza le vittime, si era dato alla fuga con gioielli e soldi.
Da allora era ricercato, viveva solo e non
era più stato individuato anche perché aveva potuto utilizzare un documento,
praticamente perfetto, che a suo dire era riuscito ad ottenere mentre si
trovava a Roma, sfruttando il mercato nero.
Dimitru
Lozovan ora si trova
presso il carcere di Sassari a disposizione della Corte d’Appello del capoluogo
e delle Autorità Russe in attesa che sia organizzata l’estradizione verso la
Russia dove dovrà scontare sette anni di reclusione per la rapina con violenza
di 6 anni fa.