Questo il titolo dei due incontri organizzati dal gruppo
Emergency La Maddalena, uno nel Salone Consiliare, per il pubblico adulto, uno
all’Istituto Superiore , per le terze e quarte del nautico e del liceo.
L’occasione è stata offerta dalla presenza, a La Maddalena, di due medici
espatriati di Emergency che hanno lavorato per oltre dieci anni in Afghanistan
e in Cambogia. Un chirurgo ortopedico, il dottor Alberto Landini e una oculista, la dottoressa Elena Gilardi; entrambi hanno raccontato la loro lunga ed
eccezionale esperienza, sia nei luoghi di guerra, sia dove la guerra ha
lasciato effetti disastrosi, come le mine antiuomo, prodotte per provocare
ferite soprattutto ai bambini, che spesso le confondono per giocattoli. L’ingegneria
di guerra ha creato armi mostruose, non solo per gli effetti immediati come le
armi e le bombe, ma anche per
danneggiare la società civile e impedire che si risollevi dalle devastazioni
che qualunque guerra provoca. Un bambino senza braccia o senza gambe sarà un
adulto impossibilitato a lavorare e soprattutto diventerà un peso per le
famiglie, già provate dalla miseria e dagli stenti. Il principio di Emergency,
ribadito a più riprese durante gli incontri, è quello di far valere i diritti
delle persone, primo fra questi, il diritto alla cura, che deve essere gratuita
e di alta qualità. L’impegno dell’Associazione è anche quello di diffondere una
cultura di pace, con la consapevolezza che nessuna guerra ha mai risolto problemi.
Sia il pubblico adulto, sia quello
scolastico hanno seguito con grande interesse le testimonianze dei relatori.peone