TRE MILIONI E MEZZO DI VISITATORI L'ANNO. CIMITERO DI BONARIA COME PERE LACHAIS A PARIGI?
"I cagliaritani sono abituati a pensare al cimitero come luogo di dolore. Ed è sicuramente vero, ma è anche vero che l'area cimiteriale di Bonaria e' il più importante contenitore di opere d'arte di tutta la città e rappresenta il sentimento di appartenenza di una comunità che ha bisogno di dare valore economico alla propria identità".
Lo ha sostenuto il deputato cagliaritano Pierpaolo Vargiu, aprendo l'affollatissimo convegno dei Riformatori al Search di Cagliari al quale ha partecipato il sottosegretario MIBAC con delega ai cimiteri monumentali, Antimo Cesaro.
Alla presenza dell'assessore comunale competente, Danilo Fadda, che ha ricordato gli sforzi dell'amministrazione per migliorare la fruibilità del monumento, Nicola Castangia, della cooperativa Voleare, Ferdinando Bifulco, docente di architettura e Pierluigi Serra, scrittore della Cagliari esoterica, hanno fatto scorrere bellissime immagini dei monumenti più amati dai cagliaritani e ricordato gli anedotti che rendono Bonaria l'epicentro della piccola e grande storia degli ultimi due secoli di vita cittadina.
Già oggi -hanno ricordato i consiglieri comunali Giorgio Angius e Raffaele Onnis- l'area di Bonaria è inclusa nella rete europea dei cimiteri monumentali, oggetto di un protocollo d'intesa del MIBAC, finalizzato a valorizzarne l'appeal nel contesto di nuove forme di turismo che, in Europa, stanno generando flussi di persone sempre più consistenti.
La chiusura dell'incontro è stata affidata al sottosegretario Antimo Cesaro, a cui è stato chiesto di dare concretezza alla visita cagliaritana.
"L'esempio da seguire è quello del cimitero parigino di Pere Lachais -ha detto il membro del Governo- che ogni anno contra tre milioni e mezzo di visitatori e contribuisce a consolidare l'offerta turistica della città della Torre Eiffel".
Per andare nella giusta direzione -ha chiuso Cesaro- sono però indispensabili i finanziamenti. Una parte delle risorse può essere reperita già a livello comunale, semplicemente reinvestendo interamente in decoro cimiteriale i proventi derivanti dalle attività di sepoltura. Ma anche il Ministero intende fare tutto il possibile, investendo risorse proprie nelle attività di recupero dell'arte cimiteriale italiana. E Bonaria ha tutte le carte in regola per essere una priorità, in cima alla lista del MIBAC".
Alle dirigenti comunali dell'area, Serenella Piras e Delia Manferoce, presenti alla serata, il compito di vigilare che le parole del sottosegretario siano seguite dalle indispensabili azioni: magari partendo dall'immediato restauro della sepoltura forse più importante di Bonaria: quella, oggi pericolante, del Canonico Spano.