Ufficiale e medico: e' questa la
doppia veste del medico militare,
sempre piu' in prima linea nelle
operazioni internazionali di peace
keeping, peace enforcing e peace
building. Cosi', per conoscere piu' da
vicino questa realta', la Fnomceo ha
organizzato il convegno "Sanita'
militare e Società civile", che si è
concluso ieri nel teatro I Longobardo
della Marina Militare a La Maddalena.
"La Fnomceo - spiega Maurizio Benato,
vicepresidente della Fnomceo e
promotore del Convegno - si sente
vicina ai colleghi in divisa che
vigilano in contesti spesso disagiati,
per preservare la sicurezza del paese,
ma che hanno sempre piu' voce in
capitolo anche sulla salute e sulla
malattia della nostra nazione>>. "E'
un segnale di vicinanza - aggiunge il
presidente Omceo di Sassari, Agostino
Sussarellu, - quello che anche gli
ordini sardi hanno voluto dare ai
colleghi di questa zona. La sanita'
militare di La Maddalena da oltre due
anni ha chiesto la collaborazione
dell'ordine per migliorare i rapporti
con la sanita' civile, quindi ci siamo
mossi da basi piu' che
positive>><<Conoscere più da vicino le
questioni etiche e le problematiche
che coinvolgono i medici militari>>E’
stato questo l'obiettivo del convegno
'La professione medica nei 150 anni
dell'Unità d'Italia. Dalla storia al
futuro, sanità Militare e società
civile', organizzato dalla federazione
nazionale degli Ordini dei medici
(Fnomceo), conclusosi ieri . Il
workshop di La Maddalena è stato ,
quindi ricco di attesa e di
interrogativi su un evento che è stato
il primo nel suo genere, esordio di
un dialogo tra sanità militare e
sanità civile. Il “pensiero” sorgivo
dell’evento ha visto il confronto tra
medici in camice bianco e medici in
mimetica e la collaborazione tra
FNOMCeO e Federazione degli Ordini
della Sardegna per l’identificazioni
dei temi, degli interlocutori, dello
sviluppo complessivo della due giorni
che ha portatp in uno degli angoli più
suggestivi del Mediterraneo medici e
media, istituzioni e comandi militari.
Il presidente Sussarellu,ha voluto
scegliere La Maddalena per promuovere
un evento regionale per i 150 anni
dell’Unità d’Italia. <<Il nostro
emblema, in questo senso, è sempre
stato l’Isola Caprera, dove Garibaldi
ha finito i suoi giorni e dove ancora
si conserva la sua casa. Proprio con
Garibaldi, poi, la medicina sarda ha
vissuto un suo momento importante,
perché molti medici furono chiamati a
confrontarsi con una sua celebre
ferita, motivo per cui abbiamo voluto
mettere il giudizio di Pietro Ripari –
celebre patriota e medico curante di
Garibaldi - sulle brochure del
workshop. Sto quindi parlando di
un’idea che abbiamo sviluppato circa
un anno fa come convegno storico,
un’ipotesi che poi si è leggermente
differenziata, si è ampliata ed ha
assunto la fisionomia e le dimensioni attuali.Peone
L