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.- “La Regione è fortemente impegnata per la ripresa della produzione dell'alluminio primario a Portovesme” ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, a Roma per la conferenza nazionale sulle servitù militari, riferendosi alla lunga e complessa vertenza Alcoa. “Come è noto – ha ricordato il presidente Pigliaru - nella seconda metà dello scorso anno è stata avviata una trattativa con la società Klesch per l'acquisizione degli impianti. Nonostante le nostre riserve, a causa delle continue dilazioni e dell’assenza di una svolta nella trattativa, abbiamo inizialmente confermato gli impegni assunti prima del nostro insediamento, per dovere di continuità amministrativa e istituzionale. Si deve però ora dire chiaramente, ai lavoratori anzitutto, che non è stato ancora presentato l'atteso piano industriale e che così si rafforza lo scetticismo sul successo dell'operazione. Se necessario, si potrà tuttavia attendere ancora qualche giorno per la verifica conclusiva”. Il presidente ha sottolineato che “anche i recenti casi francese e tedesco di mantenimento o di recupero di impianti di alluminio primario avviati alla chiusura testimoniano la possibilità di produrre metallo in Europa stando profittevolmente sul mercato”. “La Regione – ha proseguito Pigliaru - si è conseguentemente impegnata a costruire le condizioni che consentano, unitamente al Governo, di offrire basi attrattive stabili (certezza sull'energia, infrastrutture, sostegno agli investimenti) a soggetti industriali affidabili e contestualmente ha avviato i contatti con primari investitori, pur con il doveroso riserbo per il rispetto dei soggetti coinvolti e per evitare di annunciare soluzioni non ancora concretizzate”. Il presidente Pigliaru ha concluso con due richieste esplicite: “Al Governo la Regione chiede di rafforzare le condizioni che consentano, analogamente a quanto fatto in Germania e Francia, di valorizzare la propria industria manifatturiera. All'Alcoa la Regione chiede di mantenere in efficienza gli impianti oltre il termine del 30 giugno al fine di consentirci di portare a compimento le azioni che abbiamo avviato”. |