Nella mattinata odierna, a
Valledoria (SS), i Carabinieri del
Comando Provinciale di Sassari, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza
di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una coppia di
Valledoria che negli ultimi anni, approfittando delle condizioni di
difficoltà in cui versa un’anziana di Santa Maria Coghinas (SS), ha
sottratto a quest’ultima una somma complessiva di circa 150.000
(centocinquantamila) euro.
M.Luciano e M.Rita, marito e moglie, quarantenni di
Valledoria, entrambi disoccupati e con il vizio del gioco al “video poker”,
sono stati arrestati questa mattina dai Carabinieri
della Tenenza di Valledoria e della Compagnia di Porto Torres che hanno
anche deferito in Stato di libertà la figlia ventenne M.M., con l’accusa di “circonvenzione d’incapace aggravata in
concorso”.
I coniugi finiti ai domiciliari,
entrambi disoccupati, avevano un tenore di vita troppo elevato per le loro
reali entrate - abiti di marca, accessori tecnologici di ultima generazione e
soprattutto lunghe giocate ai video poker del paese - tutte circostanze che hanno iniziato a destare
il sospetto dei carabinieri del posto.
Lunghi appostamenti,
pedinamenti e filmati hanno permesso ai Carabinieri
di Valledoria di accertare che la famiglia non era “fortunata al gioco”
e che le entrate economiche probabilmente derivavano da un subdolo reato
perpetrato nei confronti di G.M., donna ottantenne di Santa Maria Coghinas, che
da giovane era una artista ed aveva accumulato nel tempo i risparmi di una
vita. Risparmi che dal dicembre 2010 ad oggi sono stati dilapidati con un
meccanismo rodato ed alquanto efficace.
Marito e moglie, approfittando
dello stato di fragilità della malcapitata, si facevano consegnare di volta in
volta cifre che andavano di 500 ai 3500 euro, a seconda delle spese che la
famiglia doveva sostenere. La vedova ottantenne, affetta da una lieve
deficienza psichica dovuta all’età avanzata, veniva prelevata dalla sua
abitazione di Santa Maria Coghinas ed accompagnata allo sportello bancomat
dell’istituto di credito dove aveva il suo conto e per evitare che sbagliasse
la cifra da prelevare aveva un pezzo di carta con la somma esatta da digitare
sui tasti del bancomat.
L’analisi dei movimenti bancari
ha fugato qualsiasi dubbio e dal momento in cui i coniugi “fortunati” hanno
incontrato la donna sono stati in grado di pagarsi le bollette e l’affitto in
arretrato, senza però nessuna riconoscenza od opera di assistenza nei confronti
della povera donna, trascurata nel vestire e con un tenore di vita modesto,
utilizzata solo come un bancomat.
Le indagini dei Carabinieri della Tenenza di
Valledoria hanno permesso di tratteggiare tutti i momenti salienti di
questa delicata vicenda nonché di ricostruire lo stato di disagio della povera
donna che prelevava più di 6000 euro al mese, a fronte di una pensione di 2500
euro, la cui quasi totalità della cifra era destinata a soddisfare le
“esigenze” dei suoi approfittatori.