– Alla vigilia della riunione della Consulta generale di Cittadinanza, convocata per domani, il presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria della Gallura, Antonio Satta, ha chiamato a raccolta tutti i sindaci dei distretti di Olbia e Tempio Pausania, ricevendo un mandato unitario da parte degli amministratori.
“Per l’ospedale di Tempio Pausania – spiega Antonio Satta - rivendichiamo il mantenimento del Punto nascita, la previsione di un Pronto soccorso traumatologico con 4 posti letto di Osservazione breve intensiva, 4 posti letto di Terapia semi intensiva, la Cardiologia. Per la Maddalena il mantenimento del Punto nascita con personale dedicato,assicurato attraverso la rotazione equipe e indipendentemente dall’attivazione del servizio di elisoccorso e la previsione di ospedale sede di Pronto Soccorso h24, con due posti letto di Osservazione breve intensiva. Mentre per Olbia, nelle more dell’attivazione del Mater Olbia, l’attivazione temporanea della funzione di Urologia e di Stroke Unite. Per la Asl 2 rivendichiamo la perequazione delle risorse e del personale che vanno rivisti in un’ottica di parità di trattamento di tutti i territori”.
All’incontro odierno, svoltosi nella sede della Asl di Olbia, erano presenti venti sindaci (Alà, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, S.Antonio, San Teodoro, S. Teresa, Telti, Aggius, Badesi, Calangianus e Tempio), oltre al Commissario della provincia di Olbia-Tempio, Giovanni Carta, il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta, e i vertici della Asl di Olbia.
E’ stato il sindaco di Padru a coordinare la riunione e ad illustrare come fosse necessario che la Conferenza territoriale desse al Presidente indicazioni precise su come votare alla riunione di domani, convocata a Cagliari, per discutere di “Riorganizzazione della rete ospedaliera” e di “linee guida di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie”.
Da più parti è arrivata la richiesta di potenziare l’offerta sanitaria, sia territoriale che ospedaliera, al fine di garantire la difese del diritto alla salute di tutti i cittadini: “La nostro provincia è vessata – ha detto l’assessore alla Sanità del comune di La Maddalena, Massimiliano Guccini – assistiamo ad una ingiustificata sperequazione tra nord e sud dell’Isola. Ci sono paesini della Sardegna, ad esempio come Ales, che, con una popolazione di 1.400 abitanti, può contare su 21 specialità; noi, invece, a La Maddalena, con oltre 11.000 abitanti, possiamo contare solo su 6 specialità di assistenza territoriale. Questo non è accettabile”.
“Il nostro grido di dolore è unanime”, dichiara il sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu. “Perche sono previste deroghe ai Punti nascita per tutti gli ospedali, tranne che per quello di Tempio?”, ha detto il primo cittadino riferendosi al Punto nascita dell’ospedale “Paolo Dettori”. “Con la nostra viabilità, chiudendo Tempio, il problema delle donne diventerebbe partorire in strada o a casa. E’ questa la sicurezza che si vuole garantire?”
“Sicuramente l’intervento di razionalizzazione delle risorse, se pur necessario, non può e non deve ricadere su questo territorio. Il problema della sperequazione di finanziamenti è serio e investe problematiche di natura sia finanziaria che politica che vanno affrontati”, ha detto a conclusione dei lavori, il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta, che ha chiesto come, in attesa dell’apertura del Mater Olbia, “venga garantita nel frattempo la sanita pubblica ai nostri cittadini”.