- L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu questa mattina ha partecipato alla tredicesima edizione della Festa regionale della Polizia locale, organizzata in occasione delle celebrazioni del santo patrono, San Sebastiano. Nel salone del teatro polifunzionale di Monastir, dove ha sede l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, Erriu ha sottolineato il percorso compiuto negli ultimi anni verso l’uniformità dei vari Corpi presenti nell’Isola. “Ricordo la vostra assemblea di Chia, nel 2012: un caleidoscopio di divise, mostrine e colori. Siamo arrivati a una certa omogeneità, grazie al dialogo all’interno del tavolo tecnico che ora deve proseguire e aiutarci nel lungo e complesso lavoro che ci aspetta dopo l’approvazione della riforma degli enti locali”, ha detto l’esponente dell’esecutivo Pigliaru.
“Quella appena approvata – ha poi aggiunto Erriu – è una legge che, senza fare troppa enfasi, definisco importante in quanto ci consente di superare tante criticità che, dopo un’attenta istruttoria, abbiamo così identificato: il riconoscimento delle professionalità che operano nel comparto, in modo da poter definire le mansioni; la formazione continua e l’aggiornamento; l’attivazione di un Numero unico di intervento che coinvolga tutti i Corpi di polizia che operano nel territorio regionale; e, soprattutto, la carenza delle piante organiche”.
Il tavolo tecnico nel 2015 ha approvato il Disciplinare per la Polizia locale e i criteri per l’impiego di questo Corpo. “Ora Regione e Comuni si trovano di fronte a un compito gravoso – ha concluso Erriu – ma dobbiamo cogliere le opportunità che ci offre questa riforma. Sulle Unioni di Comuni dobbiamo costruire i nuovi ambiti di programmazione. Tutto passerà dall’indispensabile collaborazione e cooperazione tra i singoli Comuni e le loro Unioni. Dovremo misurare le singole caratteristiche per calibrare gli interventi, in quanto le zone sono disomogenee, tuttavia sono ottimista perché abbiamo gli strumenti per superare le difficoltà”.
Il tavolo tecnico nel 2015 ha approvato il Disciplinare per la Polizia locale e i criteri per l’impiego di questo Corpo. “Ora Regione e Comuni si trovano di fronte a un compito gravoso – ha concluso Erriu – ma dobbiamo cogliere le opportunità che ci offre questa riforma. Sulle Unioni di Comuni dobbiamo costruire i nuovi ambiti di programmazione. Tutto passerà dall’indispensabile collaborazione e cooperazione tra i singoli Comuni e le loro Unioni. Dovremo misurare le singole caratteristiche per calibrare gli interventi, in quanto le zone sono disomogenee, tuttavia sono ottimista perché abbiamo gli strumenti per superare le difficoltà”.