- “Abbiamo una grande necessità di innovazione nei processi di riorganizzazione della pubblica amministrazione, soprattutto su base territoriale e locale. La maggior parte delle nostre municipalità ha bisogno di essere accompagnata in questo processo”. Lo ha detto stasera l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu nel suo intervento all’incontro sulla digitalizzazione organizzato dalla Confindustria della Sardegna Meridionale.
“Dal 2010 ad oggi – ha sottolineato Erriu – la direzione è quella di favorire i processi di cooperazione intercomunale, nella gestione di servizi e funzioni. Questa è diventata la strada obbligata indispensabile se si vuole contribuire a rendere efficiente la pubblica amministrazione. La riforma che il Consiglio regionale sta per approvare prevede una serie di strumenti che, tra l’altro, consentiranno di avere una ricaduta nei diversi territori con una netta semplificazione. Occorre maggiore qualità istituzionale dei servizi, economie di scala e di raggio d’azione, operatori della pubblica amministrazione maggiormente specializzati, semplificazione amministrativa. La riforma va in questa direzione: la Sardegna è la prima regione che obbliga tutti i Comuni ad aderire a un’Unione”.
Servizi sociali, occupazione e competitività (dunque il tema della società inclusiva), scuola, sicurezza, cittadinanza digitale: sono tra le scelte che le Unioni di Comuni si troveranno a compiere, “e che gli assessori regionali competenti hanno affrontato per trovare le soluzioni organizzative che poi dovranno trovare applicazione nel quadro previsto dalla riforma. Un sistema che va costruito sin dai prossimi giorni. Per rendere coerente il tutto sarà necessario il Piano di riordino, il quale terrà conto delle esigenze di ogni singolo territorio”, ha precisato l’assessore Erriu.
L’assetto delle Unioni di Comuni sarà definito entro pochi mesi “e dovrà essere il più possibile coerente con i sistemi locali del lavoro e con le regioni storiche della Sardegna – ha annunciato Erriu –. Quella della cooperazione, anche nel governo dei territori, è la vera sfida che vogliamo affrontare insieme ai Comuni. Occorre un cambio di mentalità da parte di tutti, ma sono sicuro che riusciremo a superare le difficoltà che inevitabilmente si presenteranno”.
Servizi sociali, occupazione e competitività (dunque il tema della società inclusiva), scuola, sicurezza, cittadinanza digitale: sono tra le scelte che le Unioni di Comuni si troveranno a compiere, “e che gli assessori regionali competenti hanno affrontato per trovare le soluzioni organizzative che poi dovranno trovare applicazione nel quadro previsto dalla riforma. Un sistema che va costruito sin dai prossimi giorni. Per rendere coerente il tutto sarà necessario il Piano di riordino, il quale terrà conto delle esigenze di ogni singolo territorio”, ha precisato l’assessore Erriu.
L’assetto delle Unioni di Comuni sarà definito entro pochi mesi “e dovrà essere il più possibile coerente con i sistemi locali del lavoro e con le regioni storiche della Sardegna – ha annunciato Erriu –. Quella della cooperazione, anche nel governo dei territori, è la vera sfida che vogliamo affrontare insieme ai Comuni. Occorre un cambio di mentalità da parte di tutti, ma sono sicuro che riusciremo a superare le difficoltà che inevitabilmente si presenteranno”.