. «Il problema delle
entrate lo si può risolvere facilmente: rimettendo al centro la battaglia sulle
accise, che la Giunta Pigliaru ha deciso
di abbandonare e che ci avrebbe consentito di incassare un miliardo di euro.
Una battaglia che aveva visto tutte le forze politiche unite nella scorsa
legislatura. Ecco al presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, proponiamo
di riprendere in mano quella battaglia: incassare le accise dei prodotti
petroliferi realizzati in Sardegna è un nostro diritto. Del resto il governo
nazionale per il terzo anno consecutivo ha accantonato 460 milioni di euro di
soldi dei sardi con la promessa di restituirli. Ovviamente si guarda bene dal
darceli». Lo scrive il coordinatore regionale dei Riformatori, Pietrino Fois,
in una lettera appello al presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale.
«Sabatini – scrive Fois – è stato un protagonista della
battaglia che nella scorsa legislatura ha visto unite maggioranza e opposizione
per le accise da incassare in Sardegna. Del petrolio in Sardegna subiamo
i danni integrali, sulla salute della popolazione e sull’ambiente, ma non ne
abbiamo i benefici, se non in parte minima e legata esclusivamente al consumo
di tali prodotti che avviene nell’isola. A tutte le regioni spettano le accise sui
prodotti petroliferi “consumati” nel loro territori, quindi anche alla Sardegna.
Ma la Sardegna rappresenta il posto fisico dove viene lavorato quasi
il 20 % dell’intera produzione italiana e questo non viene riconosciuto in
alcun modo. Tutti sanno che la Saras raffina a Sarroch circa il 20% dell’intera
produzione nazionale e che la Sardegna incassa le accise solo
sul consumato nell’isola. Nel 2006 Soru firma un accordo con Prodi che, tra le
altre cose, prevede che: “Nelle entrate spettanti alla regione sono comprese
anche quelle che, sebbene relative a fattispecie tributarie maturate
nell’ambito regionale, affluiscono, in attuazione di disposizioni legislative o
per esigenze amministrative, ad uffici finanziari situati fuori del territorio
della Regione”. Nella predisposizione dell’ultima finanziaria avevamo proposto tutti
insieme di prevedere l’incasso da parte della Regione della totalità delle accise sui
carburanti lavorati a Sarroch, per una stima di circa un miliardo di
euro. Un provvedimento approvato da tutte le forze politiche presenti in
Consiglio regionale nella scorsa legislatura. Nonostante questo fronte comune,
la Giunta aveva deciso di abbandonare la battaglia lasciandoci senza difesa
davanti alla Corte Costituzionale. E proprio questa resa aveva prodotto l’accoglimento
del ricorso».