Cossa (Riformatori): follia pura, continua la politica delle clientele e dell’assistenzialismo
. Dopo aver assurdamente stabilito la sede a Carbonia, la provincia del
Sud Sardegna apre una "sede operativa" a Cagliari, e questo dopo aver
dotato il commissario, proprio all'indomani del suo insediamento, di una sorta
di ufficio di gabinetto. Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori,
Michele Cossa.
«Il nuovo servizio – attacca Cossa – sarà dotato di un ufficio protocollo e “una
minima dotazione di uffici tecnico-amministrativi di primo orientamento alle
istanze dell’utenza”. Prevedibile a questo punto l'attivazione servizi analoghi
anche nel Sarcidano, nel Medio Campidano e nel Sarrabus.
Insomma, mentre la Sardegna muore e i suoi giovani migliori
sono costretti a fuggire in Spagna e in Polonia per trovare lavoro, il centro
sinistra che governa la Sardegna continua a buttare via i soldi dei
contribuenti inventando servizi inutili e nuova burocrazia, solo per
giustificare la propria esistenza.
Come dimostrano peraltro le incredibili richieste
fatte dallo stesso commissario nel corso di una imbarazzante audizione
nella commissione Autonomia : la provincia del Sud sardegna si troverebbe
sotto organico, e quindi servono soldi per nuove assunzioni. Follia pura.
Anziché incentivi alle aziende vogliono continuare la politica di sprechi, assistenzialismo e clientelismo che li caratterizza. Un insulto a tutti coloro che si guadagnano il pane tutti i giorni senza chiedere nulla a nessuno, e vengono vessati dal fisco e dalla ottusità della burocrazia.
Lo spreco dei soldi dei contribuenti, insomma, non si ferma. Anzi: continua inarrestabile, con la connivenza della Regione, che non fa assolutamente nulla per fermare questo scempio».
Anziché incentivi alle aziende vogliono continuare la politica di sprechi, assistenzialismo e clientelismo che li caratterizza. Un insulto a tutti coloro che si guadagnano il pane tutti i giorni senza chiedere nulla a nessuno, e vengono vessati dal fisco e dalla ottusità della burocrazia.
Lo spreco dei soldi dei contribuenti, insomma, non si ferma. Anzi: continua inarrestabile, con la connivenza della Regione, che non fa assolutamente nulla per fermare questo scempio».