La
Regione, insieme alle Prefetture della Sardegna e all’Anci, ha
sottoscritto l’Atto Aggiuntivo,dedicato ai sistemi tecnologici di
videosorveglianza, del Protocollo "Sicurezza integrata" per la
promozione e la diffusione della cultura e della legalità siglato il 4
marzo del 2015.
La firma dell’Atto. In
rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru ha firmato il
documento l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. Erano presenti,
per la sottoscrizione, i prefetti Giuliana Perrotta (Provincia di
Cagliari), Giuseppe Marani (Provincia di Sassari), Daniela Parisi
(Provincia di Nuoro) e Giuseppe Guetta (Provincia di Oristano), e il
presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana.
Le finalità. In
80 comuni e in 5 tra Unioni e aggregazioni di Comuni vengono
realizzate, grazie ai fondi stanziati dalla Regione e con il
coordinamento dell’assessorato degli Affari generali, le reti che
daranno vita a un articolato sistema di videosorveglianza.
Con
l’Atto Aggiuntivo si vuole rafforzare la rete attraverso un reale
coordinamento tra i diversi livelli: statale, regionale e locale.
Gli
enti locali destinatari dei finanziari regionali, in base al documento
sottoscritto in data odierna, si impegnano a sottoporre al competente
Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica i progetti
preliminari delle reti di videosorveglianza allo scopo di creare un
sistema davvero integrato in linea con la direttiva del ministro
dell’Interno del 2 marzo 2012. Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la
Sicurezza Pubblica è l’organismo a cui è affidata la valutazione
strategica anche per quanto attiene all’organizzazione e all’attuazione
dei servizi di prevenzione e controllo del territorio.
Il presidente Pigliaru. “La
videosorveglianza – dichiara il presidente Francesco Pigliaru, che non
ha partecipato alla cerimonia della firma perché impegnato nella seduta
del Consiglio regionale – è uno strumento di controllo e dissuasione di
grande rilievo. Abbiamo investito, su questa sofisticata tecnologia,
ingenti risorse che intendiamo incrementare in modo significativo con la
volontà di creare un sistema moderno ed efficiente. Si tratta di un
progetto innovativo che la Regione porta avanti nell’esclusivo interesse
delle comunità. Con una moderna ed efficiente rete di videosorveglianza
vogliamo contribuire a contrastare gli atti criminali contro sindaci e
amministratori locali e garantire a città e paesi della Sardegna
percorsi di sviluppo più sereni. Il documento sottoscritto oggi assicura
un maggiore coordinamento tra Stato, Regione e Comuni e rappresenta –
conclude Pigliaru – una ulteriore conferma della qualità del progetto
che stiamo costruendo”.
L'assessore Erriu. La
Regione, attraverso l’Assessorato degli Enti locali, ha pubblicato il
bando per la gestione dei percorsi di formazione o aggiornamento
professionale degli operatori della Polizia locale di tutta la Sardegna.
“Questi percorsi – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – saranno
rivolti prioritariamente al personale che presta servizio nei Comuni che
sono stati interessati da fenomeni intimidatori nei confronti degli
amministratori pubblici locali e che risultino destinatari di
finanziamenti, anche regionali, per l’installazione di apparecchi di
videosorveglianza o di altri sistemi tecnologici di vigilanza. La
programmazione degli interventi formativi sarà effettuata in raccordo
con l’Osservatorio nazionale. Questo è un passaggio molto importante che
consentirà di garantire ai cittadini sardi e agli amministratori una
maggiore sicurezza nei centri abitati. Per il controllo del territorio –
spiega Erriu- non è trascurabile il ruolo delle compagnie barracellari
che svolgono nelle campagne un’attività essenziale”.
Videosorveglianza: progetti al via. Molti
comuni sono in una fase avanzata di progettazione e stimano di poter
completare le opere entro il 2017. La fine dei lavori è prevista entro
la metà del 2018. La Regione, nello scorso mese di dicembre, ha
trasferito i fondi a 36 amministrazioni. In questi centri, a breve,
verranno avviate le gare per gli interventi e nel giro di pochi mesi le
opere saranno completate.
Le risorse disponibili. Le
cifra per realizzare le opere ammonta a 7 milioni e 150 mila euro.
L’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha previsto maggiori risorse e
ampliato il quadro dei Comuni beneficiari. Verrà garantito un costante
monitoraggio video nei luoghi nevralgici allo scopo di prevenire atti
illeciti e di ridurre fenomeni di illegalità. Le telecamere, installate
nei comuni, saranno collegate alla rete telematica regionale. Presso il
data center della Regione verrà realizzato il nodo di gestione di tutto
il sistema.
I Comuni coinvolti.
I Comuni ammessi al finanziamento sono 80 (32 con popolazione fino a 2
mila abitanti, 25 con popolazione fino a 5 mila abitanti e 23 quelli con
più di 5 mila abitanti). Sono poi coinvolte nel progetto l’Unione dei
Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, l’Unione dei
Comuni “Alta Gallura”, la Comunità Montana n.5 del Nuorese,
l’Aggregazione Comuni Orgosolo e Urzulei e l’Unione dei comuni del
Terralbese. Per questi interventi sono disponibili 6 milioni e 900mila
euro.