olbia: tentato omicidio. i carabinieri
arrestano un anziano cacciatore.
Oggi, alle prime luci
dell’alba, i Carabinieri del Nucleo
Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia, in esecuzione ad
un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, hanno arrestato Mario Decandia,
85enne con precedenti di polizia, poiché responsabile di tentato omicidio nei
confronti di F.S., 63enne residente nel Comune di Loiri Porto San Paolo. Era la
sera del 16 ottobre 2016, quando un uomo travisato aveva esploso un colpo di
fucile sulla porta a vetri che sta all’ingresso dell’abitazione di F.S., in
direzione dello stesso che stava cenando all’interno. Solo fortuitamente la rosa
di pallettoni è stata deviata dalla borchia metallica della serratura andando
ad impattare sulla parete interna della sala da pranzo a breve distanza dalla vittima.
Infatti, anche se in un primo momento sembrava si trattasse di un atto
intimidatorio, nel ricostruire la dinamica dei fatti e la traiettoria della
fucilata, nonché la posizione della potenziale vittima, è apparso chiaro che l’intento
era quello di uccidere. I gravi indizi di colpevolezza sono stati raccolti
grazie ad una pressante attività di investigazione tradizionale, eseguita
mediante l’escussione delle persone in grado di riferire su circostanze utili
alle indagini, nonché alla esecuzione di diversi servizi di pedinamento ed
osservazione effettuati anche in condizioni ambientali difficili a causa della
morfologia del territorio. Proprio dalle reiterate audizioni sia della parte
offesa che delle persone informate sui fatti, i Carabinieri hanno ottenuto ulteriori
fonti di prova a carico dell’anziano cacciatore, che inizialmente si era
costruito un alibi per spostare l’attenzione degli investigatori su altri
soggetti. Le indagini hanno permesso, però, gradualmente di documentare e
dimostrare l’infondatezza dell’alibi fornito dal sospettato che risultava invece
aver avuto un diverbio con la vittima nella mattinata antecedente il tentato
omicidio per dissidi legati al mondo dell’attività venatoria in quanto F.S. non
gli aveva consentito il transito e la caccia nei terreni di sua proprietà. Al
termine delle operazioni di rito, l’uomo è stato tradotto presso la propria
residenza in regime di arresti domiciliari.