Le firme
raccolte ieri di fronte all’ospedale
Paolo Merlo e in piazza Garibaldi
dovrebbero arrivare a 3000 , perché oltre che in piazza le ragazze
interessate stanno andando porta a porta
per sensibilizzare anche le famiglie e
le mamme che non sono potute scendere in piazza . Non
hanno vergogna di mostrare il loro
“pancione “ con le scritte piu’ appropriate per far capire ancor piu’ con
l’unione e la forza si può superare ogni
limite . La gente ormai è stanca di subire certe cose che per l’isola sono
negative al massimo . Tutti vogliono che
il punto nascita ,che non solo
rimanga ma venga anche rafforzato con la
presenza di tutti i medici che hanno a
che fare con il punto nascita.L’isola
non può permettersi certe libertà e non può n eppure accettare che l’elicottero sia la panacea di tutto , se dovesse capitare come lunedi
dove siamo stati sommersi da una tempesta sia di pioggia che di
vento a circa 110 l’ora , cosa avrebbe
fatto l’assessore Arru , avrebbe inviato lo stesso la
propria figlia come asserito da lui . Federica una delle
partorienti afferma che il punto nascita
debba rimanere sempre aperto << Noi manifestiamo perché è un n
ostro diritto , ma anche perché mio figlio deve nascere in sicurezza,
manifestimao anche per gli altri reparti , perché è impensabile
uscire da qui se non si è certi di essere in sicurezza . E’ meglio partorire
qui che altrove , perchè e meno rischioso
di dover fare un viaggio , prima 25 minuiti sul traghetto, poi altri 40 in ambulanza se
non c’è traffico e poi essere trasferite subito
dopo il parto a Olbia sempre con
la stessa ambulanza e con lo stesso autista .Siamo in tante perché è per un
bene comune per tutta la comunità
>> Anche Melissa che aspetta la nascita il 28 marzo e che dovrebbe essere la prima di tutte per
affrontare quelle che saranno le decisioni delal regione e delal Asl
.<<Oggi siamo noi a manifestare
con il “pancione “ e a ragione
perché n on si può stare senza il punto nascita aperto . Il ministro deve
firmare la deroga per essere noi
tranquilli , come l’hanno ottenuta gli
altri paesi forse piu piccoli di noi e disagiati meno di noi . Continueremo a
lottare per vincere questa battaglia che
a noi ci sta danneggiando e non pococon la speranza di riuscirci . >>peone