La tanto proclamata riorganizzazione degli uffici e dei servizi attuata da chi governa, ha
fondamentalmente paralizzato l’Ente, ottenendo effetti devastanti che hanno
sostanzialmente declassato il Comune di Olbia, un tempo eccellenza fra i Comuni italiani.
Tutto questo nonostante i diversi contratti di consulenza proprio sulla materia di bilancio,
che questa amministrazione ha affidato durante l’anno a fior di docenti, consulenze
regolarmente e profumatamente onorate.
Ad un anno di insediamento di questa amministrazione, abbiamo assistito solo a proclami
populistici, e nessuna importante tematica è stata minimamente affrontata.
Sembra quanto mai paradossale fare la danza della pioggia per sperare in una ulteriore
proroga dei termini di approvazione del bilancio, che in ogni caso arriverà con un
imbarazzante ritardo.
La restituzione della superdelega e la richiesta del cambio di passo da parte del
Consigliere Gianpiero Scanu è la dimostrazione che il progetto della Coalizione
Democratica ha sostanzialmente fallito. Se pur con le contrapposizioni del caso, per il
bene della Città è sicuramente un fatto negativo che l’unica persona in grado di tracciare
una rotta di governo ben definita, abbia tirato i remi in barca.
Infine, l’istituzione del così detto “intergruppo”, secondo il nostro giudizio non è la
dimostrazione di una raggiunta maturità politica e centralità del consiglio, anzi è la
dimostrazione che la giunta non è libera di operare, ma nell’espletamento delle proprie
funzioni è costantemente sub judice dei presidenti di commissione e di tutti capi gruppo,
rallentando inevitabilmente l’azione amministrativa.