Erano oltre mille le persone che si sono assiepate prima in chiesa e poi in piazza , che hanno voluto dare l’ultimo saluto al medico ed al vice sindaco della città , deceduto in maniera tragica all’interno di un appartamento di una sua paziente , guarda caso a pochi metri dal sagrato della chiesa . L’amministrazione ha pensato a tutta l’organizzazione della cerimonia funebre facendo partire dall’atrio comunale la salma portata spalla da alcuni amministratori , fino alla chiesa di Santa Maria Maddalena già stracolma . Il primo lungo applauso a Michele è stato tributato subito dopo l’uscita dall’atrio , da un folla raccolta tutt’intorno alla piazza Garibaldi . Seguito poi quando la salma è entrata in chiesa , dietro il feretro la figlia e tutti i suoi parenti con il sindaco a loro fianco . A questi si sono aggiunti i sindaci di Padru , Tempio , Porto San Paolo ,Ajaccio un rappresentante della provincia e Giovanni Pileri , oltre le altre istituzioni come la capitaneria , la marina i forestali e le altre forze dell’ordine . Essendo stato nominato presidente onorario della società dell’Ilvamaddalena della quale suo zio Pietro è stato il “ presidentissimo “ i dirigenti hanno voluto dare in omaggio per l’ultimo viaggio la maglia gloriosa della società preparata in occasione del centesimo anno di attività .Per l'occasione è arrivato tralasciando tutti gli impegni anche Valerio Scanu molto amico della figlia Valentina che ha sostato davanti la bara per diversi minuti per poi abbracciare affettuosamente Valentina .
A curare tutto ,la protezione civile che fin dall’arrivo della salma da Sassari ha controllato e gestito l’arrivo della gente prima nella camera ardente allestita nel salone consiliare e poi nella piazza della chiesa. Nelle 24 ore in cui la salma è stata nella camera ardente , è stato un continuo via vai di gente che ha voluto rendere omaggio al nostro ben amato concittadino . Commozione ,tristezza , lacrime hanno accompagnato la gente che si è recata nel salone per dare il saluto al loro concittadino che tanto bene ha fatto , come ha detto don Degortes nella sua omelia <<agli ultimi ed agli emarginati >> . Il parroco infatti lo ha voluto ricordare per la sua umanità di professionista , ma anche come amministratore <<Ottimo medico , preparato ma propenso ad aiutare tutti come medico e come amministratore era competente impegnato a salvare la sanità isolana ed i sevizi sociali , anche perché è stato educato nella fede cristiana >> Non so quanto fosse grande la sua fede – ha concluso don Degortes - però era instancabile nel dedicarsi agli altri, faceva anche più di quello che poteva, non conosceva orario, era vicino a gli ultimi e agli emarginati. Ha partecipato alle sofferenze di tanti fratelli e sorelle per alleviarle, adoperandosi in questo come valido collaboratore della giunta comunale>>. Anche il sindaco Comiti con il groppo in gola ha voluto ricordarlo per l’ultima volta dall’altare della chiesa “Michele era una persona semplice – ha ribadito - ragionava con schemi semplici; la sua azione era sempre improntata alla massima generosità, e le testimonianze che in questi giorni ci sono state e che spero abbiano potuto alleviare la tristezza e il dolore soprattutto della moglie, della figlie e dei parenti, dimostrano come egli era importante per questa comunità. . La domanda alla quale il sindaco non si è dato una risposta << è che cosa fare, cosa potremo fare per sostituire una persona come Michele. Credo che l’unica cosa che possiamo è quella di cercare nei limiti del possibile di fare tesoro della sua esperienza di vita interrotta così in modo assurdo>>.Peone