domenica 16 settembre 2012

Oltre mille le persone che hanno dato l'ultimo saluto a Michele Secci

Erano  oltre mille le  persone  che  si  sono assiepate prima in chiesa e poi in piazza , che hanno voluto dare l’ultimo saluto  al medico ed al  vice sindaco della città , deceduto in maniera tragica all’interno di un appartamento di una sua paziente , guarda  caso a pochi metri dal sagrato della chiesa . L’amministrazione ha pensato a tutta l’organizzazione della cerimonia funebre facendo partire dall’atrio comunale la salma  portata spalla da alcuni amministratori , fino alla chiesa di Santa Maria  Maddalena  già stracolma . Il primo lungo applauso  a Michele  è stato tributato   subito  dopo l’uscita dall’atrio , da un folla raccolta tutt’intorno alla piazza Garibaldi .   Seguito  poi  quando la salma è entrata in chiesa , dietro il feretro la figlia e tutti  i suoi parenti con il sindaco a loro fianco . A  questi  si  sono aggiunti i sindaci di Padru , Tempio , Porto San Paolo ,Ajaccio  un rappresentante della provincia e Giovanni  Pileri , oltre le altre istituzioni come la capitaneria , la marina i forestali e le altre forze  dell’ordine . Essendo stato nominato presidente onorario della società dell’Ilvamaddalena  della quale suo  zio Pietro è stato il “ presidentissimo “ i dirigenti hanno voluto dare in omaggio per l’ultimo viaggio la maglia  gloriosa della società preparata in occasione del centesimo anno di attività  .Per l'occasione è arrivato tralasciando tutti  gli impegni anche  Valerio Scanu molto amico della figlia Valentina che  ha sostato davanti la bara  per diversi  minuti  per poi abbracciare  affettuosamente Valentina .
A curare  tutto ,la protezione civile che  fin dall’arrivo  della salma da Sassari ha controllato e gestito l’arrivo della gente prima nella camera ardente allestita  nel salone  consiliare e poi nella piazza della chiesa. Nelle 24 ore in cui la salma è stata nella camera  ardente , è stato un continuo via  vai  di gente  che ha  voluto rendere omaggio al nostro ben amato concittadino . Commozione ,tristezza , lacrime hanno accompagnato la gente  che  si è recata nel salone per dare il saluto al loro concittadino  che tanto bene ha fatto , come ha detto  don Degortes  nella sua omelia <<agli ultimi ed agli emarginati >> . Il parroco  infatti lo ha  voluto ricordare  per la sua umanità  di professionista , ma anche come  amministratore <<Ottimo medico , preparato ma propenso ad aiutare tutti  come medico e  come amministratore era competente  impegnato a salvare la sanità isolana ed i sevizi  sociali , anche perché è stato educato nella fede cristiana >> Non so quanto fosse grande la sua fede – ha concluso don Degortes - però era instancabile nel dedicarsi agli altri, faceva anche più di quello che poteva, non conosceva orario, era vicino a gli ultimi e agli emarginati. Ha partecipato alle sofferenze di tanti fratelli e sorelle per alleviarle, adoperandosi in questo come valido collaboratore della giunta comunale>>. Anche il sindaco Comiti con il groppo in gola  ha  voluto  ricordarlo per  l’ultima volta dall’altare  della chiesa “Michele era una persona semplice – ha ribadito - ragionava con schemi semplici; la sua azione era sempre improntata alla massima generosità, e le testimonianze che in questi giorni ci sono state e che spero abbiano potuto alleviare la tristezza e il dolore soprattutto della moglie, della figlie e dei parenti, dimostrano come egli era importante per questa comunità. . La domanda alla quale il sindaco  non si è dato una risposta  << è che cosa fare, cosa potremo fare per sostituire una persona come Michele. Credo che l’unica cosa che possiamo è quella di cercare nei limiti del possibile di fare tesoro della sua esperienza di vita interrotta così in modo assurdo>>.Peone











 

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