– Sono state distrutte le cozze provenienti da Taranto sottoposte a sequestro sanitario dallo scorso mese di maggio: venerdì scorso i mitili sono stati dissequestrati e smaltiti in un impianto autorizzato della Sardegna.
Negli scorsi giorni la Asl di Olbia ha avviato le procedure per lo smaltimento delle cozze provenienti dal Golfo di Taranto da una zona preclusa all’allevamento che, dopo il loro sequestro all’inizio del mese di maggio 2012, erano state poste in un’area attrezzata in un impianto della città in attesa che venissero rispedite all’azienda di provenienza o distrutte.
“In totale accordo con la Regione Sardegna e la Regione Puglia, la Asl di Olbia negli scorsi giorni, in seguito al provvedimento di dissequestro, ha provveduto a smaltire le cozze che dallo scorso maggio si trovavano in uno stabulario della città. Lo scorso venerdì il carico di mitili, posto sotto sequestro sanitario con ordinanza del Sindaco di Olbia n. 23 del 3 maggio 2012, dopo il prelievo in mare, è stato trasportato da un mezzo sigillato in un impianto autorizzato della Sardegna per la distruzione”, spiega Antonio Mura, direttore del Servizio di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
La Asl di Olbia, così come previsto dalla normativa regionale e nazionale, attua costantemente un Piano di Monitoraggio regionale, il quale prevede campionamenti periodici nelle aree destinate all’allevamento. Durante uno di questi controlli, il 2 maggio scorso, i veterinari della Asl di Olbia avevano verificato qualche irregolarità in una partita di cozze, circa 13.000 kg, provenienti dal Golfo di Taranto, da una zona preclusa alla coltivazione. Lo scorso 20 settembre Nas e Asl avevano constatato che parte del prodotto era sparito; ora il resto del carico è stato distrutto.
Nel territorio di competenza della Asl di Olbia l’attività di campionamento dei mitili viene eseguita dai Veterinari del Servizio di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. “A tutela della salute della popolazione i molluschi prima di essere commercializzati subiscono sempre una serie di controlli in allevamento; sotto esame vengono poste sia le acque che i molluschi, i quali vengono sottoposti ad esami di laboratorio per valutare i parametri microbiologici e chimici. A tutela della salubrità e della bontà dell’alimento, inoltre, i molluschi vengono depurati e in seguito subiscono un’altra serie di controlli e prelievi effettuati in questo caso dal Servizio di Igiene alimenti di origine animale sempre della nostra Asl; solo allora, in totale sicurezza per il consumatore, i molluschi, quindi anche le cozze, possono arrivare nelle tavole dei nostri concittadini”, conclude Mura.