GESTITO DA UN “SARTO” SENEGALESE. SEQUESTRATE 5.300 ETICHETTE CON LOGHI DI FAMOSE GRIFFE NAZIONALI ED ESTERE.
Nel corso della costante attività svolta per contrastare la produzione di capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti, i militari del Nucleo Mobile della Compagnia di Sassari hanno individuato nei pressi di Piazza della Frumentaria nel centro storico del capoluogo un’abitazione privata nella disponibilità di un cittadino di origine senegalese, regolarmente soggiornante sul territorio italiano.
All’interno, in un locale di circa 8 metri quadrati, i militari hanno scoperto l’esistenza di un laboratorio di sartoria completamente attrezzato per la produzione di capi contraffatti. Sono stati rinvenuto e sottoposti a sequestro una macchina per ricamo elettronica (munita di porta USB per la lettura e riproduzione da file) e due telai sui quali stava operando il cittadino straniero il quale aveva appena terminato di realizzare un giubbotto perfetta riproduzione di uno dei marchi più in voga tra i giovani.
Egli aveva anche la disponibilità di oltre 5.300 etichette di note griffe nazionali ed internazionali pronte per essere applicate su capi di abbigliamento “anonimi” nonché una pendrive ove erano memorizzati numerosi file ricamo di loghi e marchi famosi (in formati adatti per essere “letti” dalla macchina da cucire).
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed il cittadino senegalese, che è risultato essere un sarto professionista, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria sassarese per contraffazione, vendita di merce con segni distintivi contraffatti e ricettazione. Egli applicava personalmente su capi “anonimi” i marchi che poteva realizzare personalmente con i macchinari disponibili.
L‘attività di servizio ha permesso di ritirare dal mercato un rilevante quantitativo di loghi ed etichette contraffatti che, nel periodo attuale di crisi economica nonché nell’imminenza delle festività di fine anno, avrebbero permesso di immettere sul mercato un rilevante numero di capi di abbigliamento falsi. La commercializzazione di tali capi avrebbe potuto costituire una truffa per qualche acquirente ignaro ed anche un serio danno per i produttori autorizzati e per i proprietari dei marchi la cui immagine è lesa dalla vendita di prodotti che non rispondono agli standard di produzione. Tale attività illecita sarebbe, ovviamente, sfuggita all’Erario e con essa i guadagni illeciti connessi.
E’ opportuno ricordare a quanti, attratti dal prezzo relativamente basso e apparentemente conveniente, possano essere tentati dall’acquisto di merci contraffatte che la legislazione vigente prevede per quanti vengano scoperti nell’atto di acquistare beni recanti marchi contraffatti non solo una cospicua sanzione pecuniaria, che può arrivare fino a 7.000,00 euro, ma anche la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Atteso il periodo festivo cui si va incontro ed il conseguente, possibile incremento delle vendite di prodotti contraffatti, la Guardia di Finanza sta intensificando i controlli in tal senso su tutto il territorio provinciale.
I cittadini possono rivolgersi al numero gratuito di pubblica utilità “117” , sempre attivo nell’arco delle 24 ore, per segnalare venditori di capi di abbigliamento ovvero di altri prodotti comunemente definiti “tarocchi”.