Blitz a sorpresa dell’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia: un sopralluogo che, iniziato oggi in tarda mattinata, ha consentito all'esponente della Giunta di toccare con mano criticità e punti di forza della sanità cittadina.
L’assessore, accompagnata dal direttore generale della Asl di Olbia Giovanni Antonio Fadda, dal direttore amministrativo, Giorgio Tidore, e dal direttore sanitario, Maria Serena Fenu, ha visitato diversi reparti del presidio, prestando attenzione per le aree, completate dal punto di vista strutturale ma ancora non operative perché in attesa di essere autorizzate. Tra queste, il Day Surgery, l’area sub intensiva della Rianimazione, il reparto di Cardiologia, la Neonatologia, l'area destinata all'Osservazione breve intensiva del Pronto soccorso e un’area della Chirurgica multifunzionale. L’assessore si è impegnata ad approfondire con la sua struttura le istanze emerse durante la visita, messe in luce dai vertici Asl e dai medici dei vari reparti.
BATTAGLIA PER NOSTRE PECULIARITÀ. Nel pomeriggio De Francisci ha portato un breve saluto al terzo corso di Ostetricia e ginecologia, aggiornando i partecipanti su quanto sta avvenendo a livello nazionale tra Conferenza delle Regioni e Governo e rivolgendo agli operatori un appello perché siano al fianco della Regione nella difesa del settore. “Anche ieri a Roma si è assistito a un nulla di fatto sul nuovo Patto per la salute. Non vogliamo opporci a riforme e razionalizzazioni – ha premesso De Francisci - ma in Regioni come la Sardegna, che nella sanità si autofinanzia dal 2010, è fuori dal piano di rientro e da poco ha una sua legge di riorganizzazione della rete ospedaliera, non è possibile imporre i tagli lineari della spending review che non tengono conto delle molte nostre specificità. Stiamo lavorando e siamo pronti a fare battaglia tutti insieme per tutelare il diritto alla salute e le peculiarità che esistono anche in un’azienda sanitaria come Olbia. Applicando alla lettera la spending review sarebbero a rischio i livelli minimi di assistenza sanitaria”, ha concluso l’assessore.
I NUMERI DELLA ASL 2. Attualmente la Asl di Olbia ha 355 posti letto, suddivisi tra gli ospedali di Olbia (164), Tempio Pausania (130) e la Maddalena (30) per un totale di 324 posti letto ordinari, ai quali vanno ad aggiungersi altri 31 posti letto di Day Hospital, con una percentuale di posti letto ogni mille abitanti pari a 2,24, contro i 4,1 della media regionale. (