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E’ stato vinto dall’elaborato
progettuale del gruppo di lavoro coordinato dall’architetto Simone Solinas di
Sassari il concorso per la progettazione del Centro velico nell’Isola
dell’Asinara.
La decisione è stata presa all’unanimità dalla Commissione che ha valutato i
5 progetti della seconda fase del concorso. I commissari, che hanno apprezzato
l’alta qualità dei progetti presentati, hanno riconosciuto la bontà di una
procedura aperta, svolta in due fasi, che ha consentito di far emergere le
qualità progettuali e professionali di un gruppo formato da giovani architetti
internazionali distribuiti tra la Sardegna e la Spagna. Il progetto vincitore
risponde pienamente alle richieste del bando di concorso, formulato dalla
Conservatoria delle Coste e dal Parco dell’Asinara, per poter creare un centro
velico di straordinario fascino e attrazione mediante il riuso delle strutture
carcerarie di Trabuccato. Con interventi discreti, di grande rispetto del valore
storico degli immobili, il progetto crea un Centro velico non solo molto
funzionale, ma anche dotato di una precisa identità architettonica e
paesaggistica che consente di superare l’immagine cupa e severa della prigione.
Oltre alle funzioni del Centro velico, previsto per circa sessanta allievi, sono
previste attività ricettive (camere d’albergo, piccoli appartamenti e
ristorante) e lavorative (officine, maestri d’ascia) che arricchiscono il
programma, in piena armonia con le grandi qualità paesaggistiche tutelate dal
Parco dell’Asinara. “La presentazione di elaborati progettuali apprezzati e di
grande livello, rappresenta un importante risultato che testimonia, attraverso
la Conservatoria delle coste, agenzia che fa capo all’Assessorato regionale
dell’Ambiente, l’operatività della Regione Sardegna nei confronti dell’’isola
dell’Asinara. Il carattere singolare del contributo della Conservatoria è,
infatti, soprattutto, legato al suo ruolo di gestione e recupero conservativo
dei patrimoni di proprietà regionale”, sottolinea Andrea Biancareddu, assessore
regionale dell’Ambiente. Che puntualizza: “le linee d’azione della Conservatoria
delle coste descrivono una gamma di usi ed attività compatibili con le finalità
istitutive del Parco, e orientate al miglioramento della vita socio-culturale
delle collettività locali e al migliore godimento del Parco da parte dei
visitatori”.“L’approccio utilizzato dalla Regione nella politica di tutela delle coste si basa sulla ricerca di una terza via che superi il concetto di sviluppo sostenibile per porre la salvaguardia del paesaggio, la tutela dell’ambiente ed il recupero del patrimonio culturale alla base di ogni forma di sviluppo locale”, spiega l’assessore Biancareddu che afferma “anche l’esempio di un Centro velico internazionale sull’Isola dell’Asinara rappresenta un modello capace di offrire alle comunità locali l’opportunità di percepire la conservazione delle aree costiere non solo come un vincolo ma soprattutto come un’opportunità anche economica per una maggiore qualità di attività tradizionali come l’agricoltura, la pesca e il turismo”.