È stato
pubblicato all’albo digitale dell’Ente Parco un avviso pubblico per il
coinvolgimento di pescatori professionisti nelle attività programmate nell’ambito
del Progetto Sharklife (LIFE10 NAT/IT/000271). In collaborazione con diversi
partner, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena si occuperà dello
sviluppo di un sistema innovativo per la riduzione delle catture accidentali
dello squalo elefante e di altre grandi specie marine protette attraverso la
progettazione e messa a punto di uno speciale dispositivo. Per lo sviluppo e la
sperimentazione di questo prototipo sarà necessaria la collaborazione dei pescatori.
Proprio per questo motivo è stato pubblicato l’avviso pubblico rivolto agli
operatori della pesca che vorranno presentare le manifestazioni d’interesse per
la partecipazione alle attività del progetto.
L’obiettivo
principale di “Sharklife” è quello di contribuire alla conservazione dei pesci
cartilaginei, con una particolare attenzione per lo squalo elefante e i trigoni
viola, attraverso la messa in atto di azioni concrete. Il progetto, totalmente dedicato alla
conservazione degli squali, è stato reso possibile grazie ai fondi europei del
programma Life+ e all’impegno economico di altri co-finanziatori, quali il
Ministero dell’Ambiente, il Parco Nazionale dell’Asinara e la Provincia di
Reggio Calabria, e vede, accanto a CTS, i seguenti partner: Agci-Agrital, Area
Marina Protetta delle Isole Pelagie, Cibm di Livorno (Consorzio per il Centro
Interuniversitario di Biologia Marina), Fipsas (Federazione Italiana Pesca
Sportiva e Attività subacquee), Fondazione Cetacea, Parco Nazionale
dell’Arcipelago di La Maddalena e Università della Calabria.