Non ci sarà alcuna corsa delle sei, da oggi, per collegare
La Maddalena con Palau come aveva
invece promesso la Regione. Il TAR Sardegna ha infatti
annullato con proprio decreto, nella prima
mattinata di ieri, il provvedimento con il quale,
l’assessorato dei trasporti regionale, rimodulava
l’intero quadro orario in vista della programmata sospensione
dei servizi delle società Enermar ed
N.G.I. a partire dal primo ottobre.
Il tribunale amministrativo ha ritenuto legittime le
osservazioni presentate dalla Delcomar alla
quale, la stessa Regione, aveva sospeso alcune corse pur
essendo effettuate senza alcuna
sovvenzione. Nel
nuovo quadro orario, infatti, elaborato proprio per sopperire ai disagi
lasciati
dalle due compagnie private che garantiscono il solo
servizio estivo, il numero delle corse era
stato paradossalmente diminuito. Gli uffici della Regione si erano limitati a
spostare due corse
della Saremar anticipando quella della mattina delle 7.30
– ma creando gravissimi problemi agli
studenti pendolari -
alle ore 6.00 e posticipando quella delle 18.30 alle ore 20.00. Una
toppa che
è apparsa subito peggiore del buco se a ciò aggiungiamo,
appunto, che alla compagnia privata
Delcomar sono state sottratte due corse proprio nella fascia
oraria – da mezzogiorno alle 2 del
pomeriggio – che vede la Saremar garantire una sola corsa
l’ora e non riuscire, come ci ricordano
le lunghe file di furgoni all’ora di pranzo, a smaltire
tutto il traffico commerciale in uscita.
L’amministrazione comunale è più volte intervenuta in passato
chiedendo una serie di
aggiustamenti al
quadro orario che, purtroppo, negli uffici della Regione non hanno mai preso
forma per intero. Già lo scorso inverno infatti, i
collegamenti avevano creato disagi talvolta
insostenibili per la collettività. Solo alle porte della
primavera la RAS aveva fatto proprie le
richieste del comune con una rimodulazione che rispondeva in
gran parte alle esigenze
dell’utenza.
Per i prossimi giorni, dunque, i disagi continueranno.
Nessuna corsa delle 06 malgrado sia la
Saremar che la Delcomar siano in grado di effettuarla, corse
insufficienti nella tarda mattinata e
nel primo pomeriggio e un traghetto troppo piccolo durante
la notte che spesso costringe i
pendolari a lunghe attese in porto per la scarsa capacità di
trasporto di autoveicoli.
Ora la parola passa di nuovo al comune che dovrà nuovamente
rivendicare il proprio ruolo e farsi
portavoce delle necessità di una collettività che corre il
rischio di rimanere sempre più
isolata.pEONE