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. Dieci
milioni di euro dalla Regione per combattere la povertà e sostenere le famiglie
disagiate. Li ha stanziati la Giunta Cappellacci grazie a una delibera approvata
oggi su proposta dell’assessore della Sanità e Politiche sociali Simona De
Francisci.
CAPPELLACCI-DE
FRANCISCI. “Si tratta di un intervento molto atteso – sottolineano il
presidente Ugo Cappellacci e l’assessore De Francisci - considerato il momento
di difficoltà e grave crisi che l’Isola e il nostro Paese in generale stanno
vivendo. Queste somme, che si aggiungono agli altri interventi attuati dalla
Regione nel campo dell’assistenza sociale, sono un supporto indispensabile per i
Comuni che dovranno fare fronte alle esigenze dei loro concittadini che vivono
in condizioni socio-economiche difficili”.
GLI AIUTI. La delibera prevede l’erogazione di aiuti secondo tre linee di intervento: sussidi a favore di persone e nuclei familiari in condizioni di accertata povertà; concessione di contributi fino a 500 euro mensili per far fronte all'abbattimento dei costi dei servizi essenziali (ad esempio (affitto casa, imposta sui rifiuti, bollette di gas, energia elettrica e acqua, servizi educativi per i bambini), a favore di persone e nuclei familiari con reddito pari alla soglia di povertà calcolata secondo il metodo dell'Indice della situazione economica equivalente (Isee); infine, il provvedimento della Regione prevede sussidi (fino a 800 euro mensili), per lo svolgimento del servizio civico comunale.
LA RIPARTIZIONE. Per la ripartizione del finanziamento regionale ai Comuni restano in vigore gli stessi criteri utilizzati l’anno scorso, ovvero: 35 per cento in parti uguali; il 35 per cento sulla base del numero degli abitanti residenti; il 30 per cento sulla base del numero dei disoccupati
GLI AIUTI. La delibera prevede l’erogazione di aiuti secondo tre linee di intervento: sussidi a favore di persone e nuclei familiari in condizioni di accertata povertà; concessione di contributi fino a 500 euro mensili per far fronte all'abbattimento dei costi dei servizi essenziali (ad esempio (affitto casa, imposta sui rifiuti, bollette di gas, energia elettrica e acqua, servizi educativi per i bambini), a favore di persone e nuclei familiari con reddito pari alla soglia di povertà calcolata secondo il metodo dell'Indice della situazione economica equivalente (Isee); infine, il provvedimento della Regione prevede sussidi (fino a 800 euro mensili), per lo svolgimento del servizio civico comunale.
LA RIPARTIZIONE. Per la ripartizione del finanziamento regionale ai Comuni restano in vigore gli stessi criteri utilizzati l’anno scorso, ovvero: 35 per cento in parti uguali; il 35 per cento sulla base del numero degli abitanti residenti; il 30 per cento sulla base del numero dei disoccupati