“Il lavoro di miglioramento genetico programmato nella razza ovina sarda è fondamentale ai fini della qualità e della produttività”. Lo ha sottolineato oggi a Macomer l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel corso del convegno “Tradizione e Innovazione”, organizzato dall’Associazione regionale degli allevatori (Ara) e dall’Associazione nazionale della pastorizia (Assonapa), durante la 9ª edizione della Fiera Nazionale Ovini razza sarda che si tiene questo fine settimana. Stabilizzazione del prezzo del latte, qualità del formaggio, programmazione delle produzioni, promozione legata al territorio e mercati di vendita dell’agnello IGP di Sardegna sono stati i nodi centrali dell’intervento della titolare dell’Agricoltura alla chiusura del dibattito tecnico-scientifico, che ha visto la partecipazione di diversi esperti del settore.
“Quando si parla del comparto zootecnico, il ragionamento è costantemente focalizzato sul prezzo del latte, che deve essere difeso tenendo sotto controllo il livello di produzione del pecorino romano, diversificando il prodotto e puntando sulla internazionalizzazione”, ha ricordato Falchi, che ha quindi illustrato le strategie previste per il settore: “Per garantire alta redditività è altrettanto importante lavorare in maniera sistematica sui costi di produzione degli allevamenti e intervenire sulla loro produttività. Per raggiungere tale obiettivo dobbiamo lavorare, in collaborazione con le Agenzie regionali e gli atri soggetti coinvolti come Ara, Apa (Associazioni provinciali allevatori), Assonapa per una programmazione efficiente delle attività di ricerca finalizzate al miglioramento genetico e alla innovazione dei sistemi gestionali anche in relazione alla salute degli allevamenti. È questa la strada per ottimizzare la produttività”.
Nella ricerca scientifica e nella genetica ovina in particolare sono stati compiuti numerosi passai avanti. “Grazie al lavoro svolto con l'agenzia Agris e le Apa – ha osservato l’esponente della Giunta Pigliaru – la Sardegna è all'avanguardia da diversi anni nel miglioramento genetico. Siamo stati i primi a sviluppare e ad attuare il piano Scrapie, che sarà esteso a tutte le regioni italiane. Inoltre, al fine di debellare definitivamente la malattia, abbiamo destinato 700mila euro per finanziare l’acquisto di arieti che trasmettono la resistenza genetica a questa patologia degenerativa che attacca il sistema nervoso. Gli ovini di razza sarda – ha concluso Elisabetta Falchi – devono essere tutelati attraverso strumenti come la genomica e le nuove tecniche di riproduzione artificiale, per avere latte di qualità e per migliorare il benessere dell’animale. Per questo abbiamo attivato il progetto Migliovigensar, uno studio specifico mirato a valutare la possibilità di eradicare la Maedi Visna degli ovini per via genetica, così come realizzato per le Scrapie”.
Nella ricerca scientifica e nella genetica ovina in particolare sono stati compiuti numerosi passai avanti. “Grazie al lavoro svolto con l'agenzia Agris e le Apa – ha osservato l’esponente della Giunta Pigliaru – la Sardegna è all'avanguardia da diversi anni nel miglioramento genetico. Siamo stati i primi a sviluppare e ad attuare il piano Scrapie, che sarà esteso a tutte le regioni italiane. Inoltre, al fine di debellare definitivamente la malattia, abbiamo destinato 700mila euro per finanziare l’acquisto di arieti che trasmettono la resistenza genetica a questa patologia degenerativa che attacca il sistema nervoso. Gli ovini di razza sarda – ha concluso Elisabetta Falchi – devono essere tutelati attraverso strumenti come la genomica e le nuove tecniche di riproduzione artificiale, per avere latte di qualità e per migliorare il benessere dell’animale. Per questo abbiamo attivato il progetto Migliovigensar, uno studio specifico mirato a valutare la possibilità di eradicare la Maedi Visna degli ovini per via genetica, così come realizzato per le Scrapie”.