LA MADDALENA. Scioglie ufficialmente la riserva e si candida a guidare l'isola. Luca Montella, avvocato, 51 anni, tenta per la seconda volta la conquista del Palazzo. Con una formula moderna, fatta...
LA MADDALENA. Scioglie ufficialmente la riserva e si candida a guidare l'isola. Luca Montella, avvocato, 51 anni, tenta per la seconda volta la conquista del Palazzo. Con una formula moderna, fatta di slide e video, spiega al pubblico dell'hotel Le Nereidi, oltre 300 persone, come intende ridare luce all'immagine sbiadita dell’arcipelago. Prima di tutto stop ai progetti dopati da megalomania. Per arrivare alle grandi opere si deve cominciare dai piccoli interventi. Prima di tutto il decoro urbano. Alle spalle dell'avvocato-candidato scorrono le brutture del paese. Ciò che è sotto gli occhi dei maddalenini tutti i giorni, da anni. Buche nelle strade, voragini che ormai gli isolani chiamano per nome, discariche abusive, sacchetti di rifiuti per le strade, cartelli stradali abbattuti, il mostro dell’Opera pia incompiuto. «Guardiamoci in faccia e non prendiamo in giro – dice Montella –, con promesse inarrivabili, progetti avveniristici, soluzioni impossibili. Con quelli cioè che sono stati i difetti delle passate amministrazioni, che pur di accaparrarsi i voti hanno raccontato di tutto. Il punto di partenza è questo ed è quello da cui cominceremo a lavorare».
Da mesi si parlava della scontata candidatura di Montella. «Sciolgo ufficialmente la riserva e accetto la proposta che mi è stata fatta di candidarmi a sindaco – aggiunge –. Una proposta che non arriva da un partito, o da un carrozzone, ma dalla gente comune che vuole cambiare questa città. E la grande partecipazione di oggi, per nulla scontata, mi fa capire che è la strada giusta».Montella dà il via ufficiale alla campagna elettorale toccando alcuni punti salienti di quello che sarà il dibattito politico. La Saremar, con i posti di lavoro a rischio e la privatizzazione; il rilancio turistico di una isola con tante potenzialità inespresse; il futuro dell’ospedale. L'ultima immagine che chiude il discorso di Montella è un taglio del nastro in bianco e nero. Visi sorridenti del grande evento di inaugurazione del Paolo Merlo. Al fianco del sindaco Giuseppe Deligias, l’assessore alla sanità Rino Montella, il primario Spinelli, il medico Isidoro Balzano. «Qualche detrattore va dicendo che sarei a favore della chiusura dell'ospedale. Solo una persona vile può affermare una cosa del genere. Solo un vile può dire che io possa anche solo pensare di sparare sulla memoria di mio padre, sul fiore all'occhiello della mia famiglia». (red.ol.)