P- Va al Nuorese il primato per numero di richieste di finanziamento per le imprese dell'Artigianato all'interno del Bando T1 che, pubblicato il 4 novembre, fino al 31 dicembre mette a disposizione finanziamenti da 15mila a 150mila euro. E nel numero complessivo delle domande Nuoro si piazza immediatamente dopo Cagliari, per un totale di 36 domande su 170 e 1 milione e 100mila euro di richieste di contributo su circa 5 milioni. Un segnale inequivocabile, ha detto l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci nella tappa nuorese del Roadshow organizzato dalla Regione per presentare i bandi per le imprese: anche nelle zone interne la ripresa possono, anzi, devono farla le imprese. "La Regione sta facendo la sua parte con una serie di interventi dedicati al territorio ma la svolta all'economia può arrivare solo dalle imprese, perché sono loro che possono creano occupazione e dunque sviluppo". All'Exme c'erano anche l'assessora del Lavoro Virginia Mura che ha parlato degli obiettivi sociali rispetto al finanziamento alle imprese, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò.
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LO SPOT DI XI JINPING E I TANTI INTERVENTI DELLA REGIONE - La rinascita delle zone interne deve fare leva sull'identità e sulle tradizioni, patrimonio unico al mondo. Puntando su quello è possibile conquistare il mercato globale. "La settimana scorsa in Sardegna c'era il secondo uomo più potente al mondo, il presidente della Cina Xi Jinping. Ha visitato Nora, ha assistito a piccoli spettacoli di folklore, ha apprezzato moltissimo i prodotti dell'agroalimentare e dell'artigianato. E ha persino indossato la maschera dei mamuthones, profondamente incuriosito e affascinato da tradizioni così diverse dalle sue. Questo lo dico per rafforzare ancora di più quello di cui sono convinto - ha detto l'assessore Paci - è cioè che tutto quello che è identità e patrimonio culturale è la nostra vera ricchezza, quella su cui puntare anche attraverso le imprese. Non a caso dal Nuorese è arrivato il maggior numero di richieste di contributi per l'artigianato, vuol dire che c'è consapevolezza di quanto possa valere questo grande patrimonio. Stiamo facendo molto per le zone interne e in particolare per il Nuorese: il Piano di rilancio, che pur in ritardo per i soliti problemi burocratici sta finalmente partendo, la Strategia Nazionale per le Aree interne che include il Gennargentu-Mandrolisai dopo l'Alta Marmilla - e siamo l'unica regione ad avere due territori finanziati - la programmazione territoriale, proprio a giorni firmeremo il progetto Ogliastra. Quindi la Regione può fare molto e lo sta facendo: ma le imprese devono fare la loro parte, con i loro capitali e il nostro contributo, che non è solo economico ma sta anche nell'impegno a fare bandi semplici, rapidi, con poca burocrazia. La formula vincente è chiara: coniugando qualità, innovazione e tradizione riusciamo ad arrivare a un mercato vastissimo e dunque ad avere un ritorno in termini economici e di occupazione", ha detto il vicepresidente della Regione.
RIPRESA ECONOMICA E RICADUTA SOCIALE - “Nessuna ripresa economica è efficace, se non c’è anche una ricaduta sociale altrettanto forte: su questo terreno è di grande aiuto il Fondo Sociale Europeo, il fondo della speranza, che ha la vocazione di coniugare gli interventi di rilancio economico e l’inclusione sociale", ha detto l'assessora Mura. "Per le imprese, attraverso il FSE, ci sono diverse possibilità: segnalo intanto il Social Impact Investing, il nuovo fondo che finanzierà interventi imprenditoriali con impatto sociale positivo, e che può essere un’opportunità interessante sia per gli investitori che vorranno incrementarne la dotazione, sia per le imprese che daranno vita a iniziative economiche con ricadute sociali intenzionali e misurabili. Ci sono inoltre gli altri strumenti di ingegneria finanziaria, riconosciuti quali buone pratiche in ambito europeo tanto per la quantità di risorse che mettono a disposizione, quanto per la qualità dei risultati ottenuti e per la capacità di rigenerarsi. Parliamo di Microcredito, Pisl-Poic, Fondo finanza inclusiva e Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico, nel cui ambito nasceràanche il Workers buyout della Sardegna. Ma non dimentico altre misure che riguardano le imprese dal lato della crescita del capitale umano dei lavoratori come gli interventi per la formazione dei lavoratori, utili sia per i giovani in cerca di prima occupazione che per i soggetti espulsi dal mercato del lavoro”, ha concluso l'assessora Mura.
Delle 36 domande arrivare dal Nuorese ben 20 chiedono contributi per imprese dell'Artigianato (e un totale di 600mila euro), 4 per il Commercio (130mila euro), 5 per l'Industria (160mila) e 7 per il Turismo (215mila euro). Nessuna domanda per imprese della Cultura. Anche a Nuoro per tutta la durata dell'incontro sono stati attivi i tre sportelli di consulenza su Avvio di un'impresa, Crescita e Innovazione.